Marco Accornero: "Speriamo prevalga il buonsenso. Lo stop al nuovo stadio compromette oltre un miliardo di investimenti privati e cancella tutto l'indotto"
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La questione San Siro a Milano resta un rebus. Mentre il Comune attende comunicazioni ufficiali sulle intenzioni di Milan e Inter, l'Unione Artigiani ha lanciato un appello dopo decisione della Sovrintendenza di apporre il vincolo sul secondo anello di San Siro e le ultime notizie sui progetti dei club di realizzare impianti di proprietà a San Donato e Rozzano. "Ci auguriamo che il buon senso prevalga - ha dichiarato il segretario generale Marco Accornero -. Altrimenti serve mettere immediatamente in campo una task force per reinventare il futuro di San Siro". "La scelta del sovrintendente salva San Siro ma rischia di trasformarlo in una cattedrale nel deserto e produrrà effetti negativi a cascata - ha aggiunto - Lo stop al nuovo stadio compromette oltre un miliardo di investimenti privati e cancella tutto l'indotto, oltre ad addossare al Comune di Milano 10 milioni di euro l'anno di costi di manutenzione del Meazza senza introiti certi".
"Se a questo punto Milan e Inter, come già annunciato, vorranno costruire i loro nuovi stadi a San Donato e Rozzano, avremo anche la beffa di ritrovarci con un ulteriore gigantesco consumo di suolo tra impianti sportivi, parcheggi e viabilità di accesso", ha proseguito il segretario generale di Unione Artigiani cercando di riportare al centro del dibattito il futuro dello stadio e le possibili pesanti ripercussione che determinate scelte potrebbero avere anche sul piano economico per la città e per l'Amministrazione.
Sul fronte burocratico, al momento non c'è ancora nulla di ufficiale sulla questione. Ma nei prossimi mesi tutto potrebbe subire un'accelerazione improvvisa e definitiva. In posizione attendista, il Comune aspetta che Milan e Inter comunichino ufficialmente la rinuncia al progetto congiunto nell’area di San Siro presentato nel 2019 la prima volta. Piano che dopo il vincolo sul secondo anello diventa impossibile da realizzare senza la possibilità di abbattere il vecchio impianto e che dunque richiede nuove riflessioni. Soprattutto per l'Amministrazione.
Se, come sembra, Milan e Inter dovessero costruire i rispettivi stadi di proprietà a San Donato e Rozzano, occorrerà capire che fine farà San Siro e ridefinire un nuovo piano per il suo utilizzo. Di recente si sarebbe fatta avanti una società che organizza eventi per prendere in gestione l'impianto tutto l'anno, ma la strada non sembra semplice da percorrere. Un po' perché la struttura dovrebbe ospitare moltissimi concerti/eventi per essere redditizia. Un po' perché resterebbero sempre da risolvere anche le solite problematiche con i comitati di quartiere.