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Roma, Mourinho: "Bravi a tenere i piedi per terra dopo il derby"

Lo Special One dopo il successo di Marassi: "Abraham stanco mentalmente"

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José Mourinho si gode la vittoria di Marassi che porta la Roma al quinto posto solitario. "Una partita difficile. Le squadre di Giampaolo sono organizzate e con la loro filosofia. A Roma è vero che se si vince un derby si va in paradiso e se perdi è un disastro - ha detto a Dazn -. Siamo rimasti con i piedi per terra, abbiamo fatto tre punti. Un gol così con un altro allenatore si parlerebbe di gol straordinario con me più difficile. Nel secondo tempo bene le idee e la gestione. Con il secondo gol avremmo chiuso la partita”. Nota stonata Abraham: "Sembrava stanco anche mentalmente".

L'allenatore portoghese si augura che Mkhitaryan rimanga. “Una grande stagione. Io voglio Mkhi e lui vuole restare. Mino Raiola è innamorato dei suoi calciatori. Se lui vuole restare, Pinto e la società lo vogliono, si troverà un modo”.

Per Mou tre punti e mezzo bernoccolo per aver sbattuto contro la panchina. “Anche in Inghilterra mi è successo a Newcastle e in Italia con la Samp. Tutto a posto con il colpo con la panchina”.

Vedi anche Serie A: Sampdoria-Roma 0-1, Mkhitaryan riporta Mourinho al 5° posto sampdoria Serie A: Sampdoria-Roma 0-1, Mkhitaryan riporta Mourinho al 5° posto Questa l'analisi della partita. “Sappiamo come gioca la Samp ed era importante fare i cambi di gioco. Quando arrivi al lato contrario trovi il giocatore libero. Cristante e Mkhitaryan hanno fatto bene. Loro hanno cambiato sistema nella ripresa con Candreva e Augello quando è entrato. Hanno dato più ampiezza e per Tammy era difficile pressare. Abbiamo messo gambe fresche e chiuso il match. Abraham sembrava stanco anche mentalmente. Per 30-35 minuti della ripresa volevamo controllare ma senza il fuoco non ci si riesce. Alla fine bene, i difensori centrali sicuri ed un buon arbitro. Manganiello sicuro senza grandi problemi. Una buona partita, mi auguro che la Samp finisca bene così che posso tornare in uno stadio molto bello”.

Ora testa alla Conference League e al Bodo, che nei gironi ha rifilato in Norvegia sei schiaffoni ai giallorossi. “Il primo pensiero è che quando arrivi nei quarti tutti pensano di poter vincere. Si deve rispettare l’avversario e noi abbiamo una doppia ragione. Una squadra che è arrivata fino a qui e che ha fatto la storia contro di noi. A Roma senza la scusa del campo ci hanno creato difficoltà anche con il pareggio all’Olimpico".

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