Garcia alla vigilia era stato buon profeta: "Teniamo la seconda posizione piuttosto che pensare allo scudetto". Verissimo, specialmente giocando in questa maniera. A Verona, contro una squadra in difficoltà come l'Hellas ma comunque ben organizzata, la Roma ha riproposto i loro limiti offensivi che perdurano ormai dall'inizio dell'anno nuovo che in dote ha portato ben sei pareggi oltre alle sofferte vittorie di Udine e Cagliari. Guardarsi le spalle dal Napoli ora più che mai è un dovere.

L'1-1 del Bentegodi però non è frutto del caso, anzi, è il risultato di una gestione del pallone romanista abbondante ma sterile. Esattamente come nelle ultime uscite dalle quali segnali positivi non si sono intravisti. La Roma non porta giocatori in area di rigore avversaria e affidandosi alle sfuriate di Gervinho o alla tecnica di Ljajic ha facilitato il compito alla bassa e chiusa difesa gialloblù, punita da Totti con un destro dalla distanza forse nell'unica distrazione dell'intera partita. La pressione sulla palla, sia chiaro, c'è stata soprattutto nel primo tempo, ma di vere occasioni da gol costruite con azioni palla a terra non se ne sono viste parecchie. Il più sono stati tiri dalla distanza del sempre ottimo Nainggolan, fino a quello vincente del capitano giallorosso.

Il pareggio, però, è arrivato praticamente subito con il gol di Jankovic, favorito dalla doppia deviazione in area di Keita, che ha avuto il merito di smorzare la verve offensiva giallorossa, spentasi del tutto al 46' con la clamorosa traversa su punizione di Ljajic. Nella ripresa, anzi, il Verona si è ripresentato in campo più aggressivo e alto, creando una tripla occasione su cui Torosidis si è immolato salvando il risultato e lasciano quella sensazione di poter sfruttare meglio i contropiedi. Per la Roma invece poca roba, solo un paio di incursioni di Nainggolan mentre del neoacquisto Doumbia, entrato al posto di Totti, nemmeno l'ombra. Quella in cui galleggiano i giallorossi, con la targa juventina sempre più indistinguibile nella nebbia.

Pjanic 5 - Dov'è finito uno dei centrocampisti più forti del nostro campionato? Continua la latitanza ingiustificata nelle trame di gioco giallorosse e non è un caso se la Roma è meno efficace del solito in attacco.

Hallfredsson 6,5 - Domina i duelli in mezzo con una facilità impressionante, ma sfiora soltanto il gol decisivo a inizio ripresa. Nel finale è utilissimo in copertura.

Gervinho 5 - Garcia si aspetta da lui la giocata in velocità e vincente. Il problema è che Mandorlini, come ha fatto, gli toglie lo spazio per l'ivoriano è dura e il guizzo non arriva.

Jankovic 6,5 - Quando vede i giallorossi si scatena. Terzo gol in carriera, aiutato dalle deviazioni ma comunque importante. Per il Verona un'arma in più.

Totti 6 - Torna al gol con un bel destro dalla distanza, ma per il resto non è il fuoriclasse che conosciamo.

VERONA-ROMA 1-1
Verona (4-3-3): Benussi 6; E. Pisano 6, Moras 6,5, Marquez 6, Brivio 6; Ionita 6 (24' st Obbadi 6), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 6,5; J. Gomez 6 (39' st Christodoulopoulos sv), Toni 6,5, Jankovic 6,5 (25' st Greco 6). A disp.: Gollini, Martic, Sorensen, Agostini, Marques, Campanharo, Saviola, Nico Lopez, Fernandinho. All.: Mandorlini 6,5
Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Florenzi 6 (40' Torosidis 6,5), Manolas 5,5, Astori 5,5, Cole 5,5; Pjanic 5 (38' st Verde sv), Keita 6, Nainggolan 6,5; Gervinho 5, Ljajic 6, Totti 6 (21' st Doumbia 5). A disp.: Skorupski, Curci, Spolli, Yanga-Mbiwa, Holebas, Sanabria, De Rossi, Paredes, Uçan. All.: Garcia 5
Arbitro: Gervasoni
Marcatori: 26' Totti (R), 38' Jankovic (V)
Ammoniti: Jankovic, Gomez (V); Cole, Manolas, Nainggolan (R)
Espulsi: nessuno