Francesco Totti torna a parlare di Roma, tra presente e futuro, a cominciare dal possibile addio di Nicolò Zaniolo: "Già tempo fa gli parlai e gli diedi qualche consiglio, però non so se l'abbia recepito o meno - le parole dell'ex capitano a Sky Sport -. L'ultima parola spetta sempre a lui, se dovesse rimanere alla Roma capirebbe l'importanza di questa maglia e onorerebbe i tifosi. Quest'anno hanno fatto qualcosa di diverso e io metterei davanti a tutto il rispetto nei confronti dei tifosi".
Riguardo all'azzurro, comunque, Totti preferisce non sbilanciarsi: "Deciderà lui se ha voglia di rimanere, dipende da lui e dalla società, se vuole venderlo o tenerlo. Io saprei cosa fare con Zaniolo. Se lo farei rimanere? Chissà...".
Il discorso si sposta poi su Paulo Dybala, che Totti avrebbe provato a convincere a vestire il giallorosso: "Non tocchiamo questo discorso che è meglio... So come è andata e ormai penso sia finita. Non dipende solo da Dybala, fosse solo per lui ci sarebbero buone speranze. La coppia con Lukaku? Sarebbe formidabile, un binomio top tra estro e forza fisica. Qualunque allenatore li vorrebbe".
Inevitabile parlare anche di Nazionale: "È sempre importante avere un mix tra giovani e veterani. Però è tutto in mano al ct, deve far crescere soprattutto i giovani e far capire loro l'importanza di quella maglia. Se non c'è attaccamento alla maglia della Nazionale è meglio cambiare sport. Più importante di quello non c'è nulla".
Tra gli azzurri più in luce in Nations League c'è stato senza dubbio Lorenzo Pellegrini: "Per me potrebbe essere il nuovo 10 della Roma. Conoscendolo non penso che la prenderebbe, ma è fondamentale e duttile, ogni squadra lo vorrebbe".
Complimenti al Milan e al lavoro di Paolo Maldini: "Sempre detto che nel calcio ci devono essere gli ex giocatori, quelli competenti che ne sanno. Paolo ha fatto trent'anni di carriera lì e sa cosa significa, è un vantaggio per il club. Ibrahimovic? Dovrà fare la scelta giusta... Ho sentito che si è operato di nuovo al crociato. Certo, non ha più vent'anni e se deve fare una partita sì e quattro no ci penserei più di una volta...".
Infine una battuta sul suo possibile rientro in società: "Dire che i tempi non siano maturi per tornare è forte. Ognuno ha il suo rispettabilissimo modo di lavorare, in questo momento stanno facendo delle scelte che danno frutti".
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto, dopo essere stato visionato dalla redazione
OK