Spalletti: "Carpi è fondamentale"

Il tecnico alla vigilia del match col Carpi: "Gioca Dzeko, De Rossi e Totti non stanno bene e non sono convocati"

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Alla vigilia del match contro il Carpi, Luciano Spalletti non vuole che la squadra venga distratta dal match col Real Madrid di mercoledì prossimo: "Se si pensa alla partita successiva e non a questa, si sbaglia tutto - dice il tecnico in conferenza -. La gara di domani è fondamentale, dobbiamo fare dei filotti di vittorie come Juve e Napoli". Sulla formazione: "Gioca Dzeko, De Rossi e Totti non sono convocati perché non stanno bene".

Turnover in vista del Real?
"Avendo recuperato diversi giocatori, qualche ragionamento si fa. Ma la partita fondamentale è domani. I giocatori li scelgo in funzione del match di domani".

Nel weekend si affrontano Inter e Fiorentina. Occasione da sfruttare?
"Le occasioni sono ogni volta che si va in campo. Se si pensa alla partita successiva e non a questa, si sbaglia tutto. Se vogliamo competere con le grandi, dobbiamo pensare a fare dei filotti di vittorie come hanno fatto Juve e Napoli. Dobbiamo farci trovare pronti nella situazione che viviamo. Se si pensa al Real tralasciando domani non si è capito nulla. La gara di domani è fondamentale".

Dzeko è pronto?
"Dzeko domani gioca".

Chi non gioca davanti?
"Se dici a uno che non gioca, è un modo di comportarsi non corretto. Per cui non te lo dico".

Come stanno Torosidis, Rudiger, De Rossi e Totti?

"Torosidis sta migliorando ma ancora non fa parte del gruppo. De Rossi è ancora fermo, ma lo staff è convinto di avere la soluzione. Spero di averlo a disposizione dopo la gara col Carpi. Francesco ieri ha avuto un problemino e oggi non si è allenato, quindi non sarà in trasferta. Rudiger sta bene".

Dzeko, El Shaarawy, Perotti, Salah e Pjanic possono coesistere?
"Possono coesistere perché hanno qualità un po' diverse. L'equilibrio bisogna ritrovarlo facendo attenzione a certi atteggiamenti oppure con gli altri che siano disponibili a correre per loro".

Sabatini andrà via a fine stagione?

"Ho parlato con Sabatini e lui mi ha detto che è un'ipotesi, perché ha un ruolo importante dentro la Roma e quindi ha delle responsabilità importanti. Lui si prende le sue responsabilità, o si fanno i risultati oppure tutti abbiamo fallito".

Nainggolan a centrocampo?
"Sicuramente sfrutterò la possibilità di spostare i centrocampisti dieci metri più avanti o dietro. Uçan? E' un calciatore splendido, un grande tecnico, un grande Pizarro nel senso che è bravo a fare geometrie e anticipare le giocate. La nostra squadra ha bisogno anche di altro, ma lo vedo progredire di volta in volta".

Un calo mentale è l'insidia più grande?

"La prima insidia è l'allenatore, che sa trasferire alla squadra dei concetti. Loro sono bravissimi a ripartire e lo fanno come nessuno in questo campionato. Noi ci siamo preparati, li abbiamo guardati e rimane ugualmente un'insidia. Stanno passando un buon momento e lo hanno dimostrato contro squadre di livello come Napoli e Fiorentina".

Cambiare costantemente il modulo in difesa può destabilizzare la concentrazione dei giocatori?
"La differenza tra la difesa a 4 e la difesa a 3 è sottile. Bisogna sapere interpretare le situazioni e per il momento non vedo il rischio di fare confusione".

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