Roma, in un film gli anni d'oro di Falcao

Il docufilm presentato a Trigoria. Il brasiliano: "Un amore che non finirà mai"

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L'idolo indiscusso della Roma negli ultimi 20 anni è stato Francesco Totti, prima c'è stato lui Paulo Roberto Falcao. Il 'divino' e ottavo re di Roma prima del capitano giallorosso. E per farlo conoscere ai tifosi più giovani Roma Tv manderà in onda il docufilm 'Chiedi chi era Falcao'. Per l'occasione Falcao è tornato a Trigoria: "Rivedere questi momenti è qualcosa di speciale. Ho avuto a Roma un allenatore che mi ha aiutato molto. Bruno Conti è stato come un fratello per me. Non era facile lottare contro squadre più forti, non tecnicamente ma politicamente".

"La squadra - ha proseguito l'ex centrocampista brasiliano - ha poi conquistato la simpatia con il bel calcio e grazie al lavoro amministrativo del presidente Viola, che ha trasmesso la sua grinta alla squadra. Liedholm mi ha aiutato molto. Eravamo una rosa di 20 giocatori, era molto difficile rispetto ai tempi attuali, erano altri tempi. Venivo da una squadra, l'Internacional, che aveva praticamente vinto tutto e avevo grandi stimoli. Ringraziando Dio ho trovato la squadra adatta, che mi ha fatto sentire come se fossi ancora in Brasile. Ero qui con il corpo e con la mente, a volte gli stranieri che vengono a giocare in Italia ci sono solo con il corpo. Nel primo anno, quando abbiamo sfiorato lo scudetto, abbiamo gettato le basi per crescere".

Falcao parla poi della grande rivalità ancora viva tra Roma e Juventus: "La Juve di allora era fortissima e lo è anche quella attuale. La vittoria di quegli anni è stata straordinaria: avevano metà Nazionale italiana, erano una squadra forte ma abbiamo fatto un'impresa. Non si potrà mai dire che quella Juve non era forte. Sono felice che la Roma sia a questo punto, bisogna pensare in grande. E bisogna anche che ci sia un nuovo stadio. Non voglio entrare nelle polemiche, sarebbe poco serio parlare di qualcosa che non conosco nei dettagli, ma è importante avere uno stadio di proprietà. Sarebbe la ciliegina sulla torta".

Il finale è per il rapporto tra Totti e Spalletti: "E' sempre molto difficile giudicare da lontano. Posso dire che Totti è un giocatore straordinario, avrebbe meritato sicuramente di vincere un Pallone d'oro e mi auguro possa giocare fino a 50 anni. Spalletti sta dimostrando tutto il suo valore. Sono due persone intelligenti, la cosa importante è che si rispettino".

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