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DiFra: "Sì al confronto ma..."

Il tecnico giallorosso: "Mi confronto coi ragazzi e li ascolto ma mi dà fastidio se si scambia la disponibilità col poco carattere"

02 Mar 2018 - 19:42

Un Di Francesco chiaro alla vigilia della trasferta di Napoli: "Dobbiamo iniziare a fare più punti negli scontri diretti. Niente cali di tensione, dobbiamo rimanere in partita" ha detto il tecnico della Roma. Poi sul confronto coi suoi giocatori e il possibile cambio di modulo: "Io ascolto i ragazzi ma poi le decisioni le prendo io e loro devono fare quello che dico io. Mi dà fastidio se si scambia la disponibilità col poco carattere".

Nella gara d'andata Roma timorosa nel primo tempo ma alla pari nel secondo
Siamo distanti da quella gara ma quel secondo tempo ci portò poi a delle ottime prestazioni. La capacità di rimanere in partita ci deve essere. Il Napoli è in grande condizione fisica e psicologia

Come stanno Nainggolan e Pellegrini?
Sono rientrati con la squadra. Radja si deve riprendere dalla botta al dente, valuterò entro domani se usarlo. Pellegrini è a completa disposizione.

E' una missione impossibile col Napoli?
La mentalità della mia squadra non cambia. Possiamo fare bene nonostante la classifica

El Shaarawy come sta? E Defrel?
Si sono allenati molto bene questa settimana e potrebbero essere presi in considerazione per questa gara. Non ho deciso ancora niente

Hai incontrato Sarri la prima volta dieci anni fa in Serie C

Io e Sarri non abbiamo fatto lo stesso percorso, ha iniziato prima di me passando per gioie ed esoneri. Ora è uno dei migliori in circolazione, cambiando anche spesso passando dal 4-4-2, passando al 4-3-1-2 per poi andare al 4-3-3. E’ la sua filosofia e la mentalità a fare una squadra che gioca benissimo con il 4-3-3, capendo bene come affrontare le due fasi.

Lei allenerebbe Balotelli?

Lo allenerei. Io ho parlato con lui due anni fa quando ero al Sassuolo e lo volevo con me. E' un giocatore stimolante e di grandi mezzi.

La Roma negli scontri diretti fa pochi punti
Abbiamo bisogno di fare risultati perché più andiamo avanti e più diminuiscono le possibilità di riprenderci un posto in Champions. Sicuramente ci penalizza il fatto di aver fatto pochi punti con le prime. 

Secondo lei il problema della Roma è che non fa quello che chiede o lo fa male?
Io l’ho detto anche prima, non diamo continuità a determinati movimenti. Se non volessero fare ciò che gli chiedo, non lo farebbero dall'inizio. Invece loro lo fanno e bisogna lavorare sull'aspetto mentale, cercando di avere maggiore continuità, non posso dire altro è il campo che darà la risposta. Andiamo con troppa facilità fuori dalla partita alla prima difficoltà. Il fatto che non abbiamo quasi mai rimontato è un segnale su cui lavorare. Io devo essere più attento
Questa settimana c’è stato un confronto sulla squadra con il modulo, ma oltre al modulo mi interessa sapere se è stato raggiunto un compromesso con la squadra...
Il fatto di condividere e spiegare con rispetto le cose non vuol dire avere poco carattere. Confondete questo con la poca personalità. Per arrivare a qualcosa di importante la condivisione è fondamentale e noi abbiamo sempre creduto in un certo tipo di gioco e io ascolto i ragazzi ma poi decido io. Ascolto anche voi e vi rispetto con educazione ma non è un segno di debolezza. Mi dà fastidio questo. I giocatori faranno sempre quello che dico io e deciderò sempre io il sistema di gioco. E loro mi seguono, se così non fosse me ne andrei.

Il 4-3-3 è il suo modulo di riferimento, cosa possono dare De Rossi e Gonalons nel ruolo di regista?
Daniele ha più esperienza, Gonalons magari ha più capacità fisiche ma entrambi possono interpretare quel ruolo. Al di là del regista se la squadra si allunga come nel secondo tempo non esiste sistema e regista che tenga. Siamo sempre stati bravi, anche quando abbiamo perso, quando siamo stati compatti. Appena ci allunghiamo andiamo in difficoltà. Anche Strootman a San Siro ha fatto quel ruolo benissimo per 60 minuti perché coadiuvato dagli altri. Il concetto di fondo è sempre la squadra, anche nel sistema di gioco".

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