ROMA

Roma, Mourinho: "Espulsione giusta, le mie parole meritavano il rosso"

"In questa sosta i giocatori facciano autocritica. Belotti non era il rigorista. Karsdorp sa perché non è stato convocato"

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Roma, Mourinho: "Espulsione giusta, le mie parole meritavano il rosso" - foto 1
© Getty Images

Dopo il pareggio col Torino, José Mourinho si è soffermato a parlare degli episodi del match e della prestazione della sua squadra. "La mia espulsione è giusta. Le mie parole all'arbitro meritano il rosso - ha spiegato il tecnico della Roma -. Ho parlato con lui dopo la partita e mi sono scusato". "Penso di aver avuto l’umiltà di scusarmi per quello che ho detto, ma la sua performance nella partita e nella sua ipotetica influenza negli sviluppi la lascio a voi", ha aggiunto. "Abbiamo creato più negli ultimi 20 minuti che in queste ultime partite - ha proseguito -. Quanti punti avremmo conquistato in più con Paulo in campo?". "In questa sosta i giocatori facciano autocritica, anche io lo farò - ha continuato lo Special One -. Belotti? Non era lui il rigorista, non dico nulla di più. Ma ha avuto comunque il coraggio di tirarlo e di sbagliarlo". 

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"Oggi ci sono state due partite: una al 70’ e una dopo - ha aggiunto Mou commentando ancora il match -. Questo perché abbiamo della qualità e limitazioni. Quando Dybala non gioca per esempio. Abbiamo saltato anche delle partite senza Pellegrini e lui. La squadra ha bisogno di tutti". "Ci sono squadre che hanno venti giocatori meravigliosi, noi abbiamo quello che abbiamo - ha proseguito -. Non mi voglio nascondere: ci sono dei giocatori che ora stanno a un livello bassissimo". 

"Oggi è stata una partita complicata, anche quando abbiamo sbagliato il rigore la partita non è mai morta - ha continuato -. Sono stati 20 minuti di speranza, così li ho chiamati. La speranza di rivedere Paulo e Lorenzo in campo, così come Tahirovic. Complimenti a lui, ha giocato bene". "La mentalità la fanno i giocatori. Si parla tanto del club, dei tifosi, ma sono i giocatori", ha concluso lo Special One. 

Poi qualche battuta sul rigore sbagliato dal Gallo. "Non era Belotti il designato. Non posso dire chi fosse il giocatore designato - ha spiegato -. E’ il tipo di situazione che può succedere. Il problema è quando non si dà quello che si può dare. Questa fragilità psicologica non le digerisco. Belotti ha avuto coraggio e di sbagliare: come minimo ha avuto il coraggio di farlo".  

Quanto ai fischi ad Abraham, Mou ha le idee chiare. "Io magari sono old fashion però penso che quando uno diventa un giocatore professionista in un universo di milioni e milioni di bambini che lo volevano essere, non hai bisogno di altro che debba aiutarti - ha spiegato -. Tu devi dare tutto in campo, ogni allenamento e ogni partita". "Una cosa è sbagliare e un’altra è l’atteggiamento. - ha aggiunto -. Volpato oggi non ha giocato bene, ma la colpa è mia perché lui non è adatto a giocare contro una squadra come il Torino. Ma altri giocatori devono avere un livello alto, non di performance, ma di atteggiamento. Dobbiamo tutti dare di più".

Chiusura sul caso Karsdorp: "Decisione mia quello di non convocarlo. Lui e i compagni sanno perché e non devo dirlo a voi".

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