Parma, altro blitz della Finanza

Blitz per sequestrare documenti e altro. Si cercano le cause del buco di 218 milioni. Lucarelli: "Col Torino giochiamo, poi non so"

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Non c'è pace per il Parma. La Guardia di Finanza del capoluogo emiliano si è recata negli uffici del Parma Fc al centro sportivo di Collecchio, allo stadio Tardini e nelle abitazioni di alcuni dirigenti del club crociato, tra cui Ghirardi. Alle operazioni partecipa anche il pm Paola Dal Monte, titolare del fascicolo per bancarotta fraudolenta che vede fra gli indagati l'ex presidente Tommaso Ghirardi e l'ex amministratore delegato Pietro Leonardi.

INDAGATI ALTRI DUE DIRIGENTI
Altri due dirigenti del Parma Fc sono stati iscritti nel registro degli indagati da parte della Procura di Parma con l'accusa di concorso in bancarotta fraudolenta. Dopo l'ex presidente Ghirardi e l'ex amministratore delegato Leonardi, risultano indagati anche il direttore amministrativo Marco Preti ed il responsabile organizzativo del Parma Fc Corrado Di Taranto.

PARMA-TORINO: ANCHE IL GOS DICE SI'
Il via libera perché domenica si giochi Parma-Torino, al Tardini, è arrivato anche dal Gruppo operativo per la sicurezza di Parma. Il vertice si è concluso poco dopo le 11 prendendo atto delle garanzie e delle procedure per la messa in sicurezza dell'impianto, dopo che il Comune di Parma aveva rinnovato la concessione al club che da ieri è sotto la gestione dei due curatori fallimentarim Anedda e Guiotto.

LUCARELLI: COL TORO SI GIOCA, POI NON SO
Capitan Lucarelli ha parlato, prima dell'allenamento: "Il Parma è fallito in Tribunale, ma il calcio, i giocatori, la passione di Parma non sono falliti, chi è fallito è Tommaso Ghirardi che ci ha portato a questa situazione. Noi giocatori vogliamo giocare, questo è il nostro impegno, il nostro lavoro e contro il Torino si gioca, domenica. Poi lunedì avremo un incontro a Roma con i dirigenti del calcio, in attesa del Consiglio federale del 26 marzo che dovrà stabilire norme perché non ci siano più casi-Parma nel futuro. Ed è questo che noi vogliamo. Se ci daranno garanzie che il calcio prenderà una certa strada, e parliamo di tutto il calcio italiano, bene: continueremo a giocare fino al termine della stagione. Altrimenti stop".

SONO SETTANTA LE ISPEZIONI
In totale sarebbero circa una settantina le ispezioni effettuate. Gli agenti hanno fatto controlli anche nell'abitazione dell'ex presidente Tommaso Ghirardi a Carpenedolo (Brescia); qui si sono recati anche negli uffici dell'azienda di famiglia. A Parma controlli in diverse abitazioni di dirigenti e dipendenti del club a partire da Pietro Leonardi, ex amministratore delegato. Gli agenti delle Fiamme Gialle avrebbero sequestrato documenti e materiale informatico, ma per ora non emergerebbero altri provvedimenti.

SI CERCANO I RESPONSABILI DEL BUCO DA 218 MLN
Il blitz segue di poche ore la sentenza del Tribunale civile di Parma che ha dichiarato il fallimento del club, affidandone l'esercizio provvisorio ai curatori fallimentari Angelo Anedda e Alberto Guiotto. E' la caccia ai responsabili della voragine da 218 milioni, certificata dal tribunale fallimentare. Come ha raccontato Luca Buci: "Nel 2007, il Parma era una società senza debiti e con soldi in cassa". In otto anni, il disastro.

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