Palermo, miracolo Ballardini per salvezza e conferma

Il tecnico ravennate ha la miglior media tra i sei tecnici della stagione rosanero

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Al fischio finale al Barbera che ha sancito la permanenza in Serie A del Palermo si è parlato di "miracolo sportivo". Una salvezza conquistato col brivido all'ultima di campionato dopo una stagione che definire tormentata è un eufemismo. Sei allenatori hanno guidato la rosa di Zamparini tra esoneri, ritorni, dimissioni e mancati patentini. Alla fine ha vinto Ballardini, colui che ha centrato la salvezza con la miglior media punti.

Il 3-2 al cardiopalma sul Verona già retrocesso è l'immagine perfetta di una squadra - e una società - partita con ambizioni diverse che si è trovato a lottare nel fango per la permanenza nella massima serie. Una serie di autogol tecnici per la stagione post-Dybala, già di per sé non semplice, che hanno costellato la stagione tra litigi interni, voci, allontanamenti e riappacificazioni. Il tutto con sei allenatori diversi che si sono susseguiti in panchina con il bis prima di Iachini e poi dello stesso Ballardini. Alla fine il "miracolo sportivo" l'ha fatto il ravennate, il migliore per la media punti ottenuta (1,35).

Eppure il rapporto col Palermo non era iniziato nel migliore dei modi, anzi. Dopo l'esonero di Iachini e l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell'Alessandria (Lega Pro), lo spogliatoio - e nella fattispecie capitan Sorrentino - avevano attaccato il tecnico. Rigoni (poi ceduto al Genoa), Maresca e Daprelà vennero messi fuori rosa. "Un miracolo aver vinto giocando senza allenatore" aveva dichiarato il portiere dopo l'1-0 sul Chievo. Il cerchio si è chiuso qualche mese più tardi. Al ritorno in panchina di Ballardini c'è stato il chiarimento tra le parti e il gol di Maresca nella sfida decisiva contro il Verona è stato una ciliegina sulla torta del finale di stagione rosanero.

Una sfida vinta per Ballardini ad anni di distanza dal "miracolo Cagliari". Le parole al miele di Zamparini nel postpartita gli valgono la conferma - solo a parole - alla guida dei rosanero. Un premio meritato per quanto raccolto nelle tredici partite in panchina: 18 punti sui 39 totali in campionato, vale a dire il 46,1% e una media di 1,38 contro il 38,4% conquistato da Iachini con 1 punto di media in 15 partite.

Niente a che vedere con il regno a termine di Viviani (1 partita, 1 sconfitta), Bosi (3 punti in due partite), Tedesco (2 punti in tre partite) e Novellino (1 punto in quattro partite).

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