LA CONFERENZA

Nazionale, Mancini: "Non ci aspettavamo che Retegui dicesse di sì..."

Il ct azzurro in vista delle gare con Inghilterra e Malta: "chiesa non credo verrà. Nella mia lista prima Pafundi e poi tutti gli altri"

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Venti mesi dopo la finale di Euro 2020 è di nuovo Italia-Inghilterra. Dopo la mancata partecipazione ai Mondiali in Qatar, la Nazionale di Roberto Mancini è pronta a rimettersi in gioco con le prime gare di qualificazione agli Europei del 2024: prima la gara di giovedì a Napoli contro gli inglesi ("Ormai è diventato un classico, un po' come Italia-Germania") e poi domenica l'impegno a Malta. Gli Azzurri si sono ritrovati oggi per a Coverciano per la prima volta senza Luca Vialli: "Ne ho già parlato coi ragazzi, per noi sarà importante ricordarlo - ha dichiarato Roberto Mancini in conferenza stampa - Come se fosse qui con noi. Lui aveva i suoi spazi e non è semplice per noi, dobbiamo provare a fare bene anche per lui".

L'altra grane novità del ritiro azzurro è rappresentata da Mateo Retegui, attaccante argentino con cittadinanza italiana del Tigre in prestito dal Boca Juniors: "Lo seguivamo da tempo, ha qualità ed è un ragazzo giovane. Non pensavamo dicesse di sì, abbiamo un po' tergiversato e invece ha detto subito sì. La speranza è che possa essere importante, è un ragazzo sveglio e giovane". Giocherà contro gli inglesi? "C'è Scamacca, c'è lui e c'è Gnonto, è una di queste tre, sperando stiano bene. Scamacca non ha i 90 minuti, ha giocato solo 65 minuti in Coppa. Gnonto è l'unico che gioca sempre in Premier League. E Mateo ora lo seguiamo".

A proposito di attaccanti ("Siamo davvero molto limitati nel reparto offensivo. Ci sono gare a livello Primavera che non hanno italiani. Abbiamo tre squadre ai quarti di Champions League, ma su tre squadre gli italiani al massimo sono 7-8"), il ct ha parlato anche dei casi Zaniolo e Kean: "Di italiani che segnano non ce ne sono molti. Zaniolo non è stato chiamato perché ha ripreso da poco e non è ancora al massimo della condizione, non ha ancora giocato partite intere. Lui se fa bene al Galatasaray verrà chiamato e anche Kean speriamo possa migliorare. Però è anche vero che il tempo passa, quindi la speranza è che possano capire che hanno grandi qualità e che alla Nazionale servono".

Nella lista degli attaccanti di Mancini anche Simone Pafundi, che dall'ultima convocazione ha giocato solo 9 minuti: "Prima Pafundi, poi tutto il resto: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui".

Per la gara con l'Inghilterra sono a forte rischio Chiesa e Dimarco: "Chiesa era a Torino a farsi un esame oggi ma non credo che verrà. Dimarco ora è a fare gli esami, da capire in che condizione è, altrimenti chiameremo qualcun altro". Locatelli? "E' sempre stato con noi, a centrocampo siamo tanti e può capitare che non venga convocato. Quella di ieri è stata una delle sue migliori partite, deve continuare così".

Non convocati neanche Zaccagni e Casale: "Casale è un giocatore che seguiamo come seguiamo i pochi italiani che ci sono. Zaccagni è venuto con noi quando giocava ancora nel Verona e sta facendo un ottimo campionato e non c'è nessuna motivazione particolare, la Nazionale è aperta a tutti e se continua così ci sarà altre volte".

Infine un commento sulla presunta rinascita del calcio italiano, che ha portato 3 squadre ai quarti di Champions: "No, non si può parlare di rinascita del nostro calcio. Al massimo dei club di Serie A. Ci fossero 50/60 giocatori italiani sarebbe diverso, magari anche la metà, ma così no. Non è una rinascita del calcio italiano".

Provedel ko - Al posto dell'indisponibile Ivan Provedel il commissario tecnico della Nazionale ha convocato Marco Carnesecchi. La Figc rende noto che il portiere della Cremonese che era in raduno a Roma con l'Under 21 sarà a disposizione per l'allenamento pomeridiano.

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