VERSO NAPOLI-SPEZIA

Spalletti: "Voglio il Napoli visto col Liverpool. Osimhen? Ho Simeone e Raspadori"

Le parole del tecnico del Napoli in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro lo Spezia

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Galvanizzato dall'exploit di Champions League contro il Liverpool, il Napoli di Luciano Spalletti è pronto ad affrontare lo Spezia questo sabato al Maradona. Spalletti ha presentato la partita in conferenza stampa, toccando anche il delicato tema Osimhen - per lui lesione di secondo grado al bicipite femorale della coscia destra, starà fuori 4-5 settimane: "Dispiace non averlo a disposizione, ma capita. Raspadori e Simeone sono calciatori che possono sostituirlo, forniranno una grande prestazione".

La partita contro lo Spezia di Luca Gotti ha un'importanza capitale per le ambizioni del Napoli, addirittura il tecnico toscano la paragona a quella contro il Liverpool: "Dobbiamo avere una concentrazione corretta per quello che è l'obiettivo, e non solo sul nome dell'avversario. Contano solo i 3 punti per scrivere pagine importanti e raggiungere il quarto posto". Questo sabato, il confronto in panchina sarà con Luca Gotti: "Ha fatto bene ovunque, lo conosco bene. E' bravo a creare questa densità come riferimento sull'uomo e ripartire forte in contropiede. Non dobbiamo concedere una sola occasione, serve intensità". E a proposito di intensità, Spalletti si aspetta lo stesso approccio dell'ultimo appuntamento al Maradona: "Voglio vedere il Napoli che ha affrontato il Liverpool per seminare un carattere e per raccogliere un destino a fine stagione". Un'incognita per domani riguarda il modulo: "Per i giocatori che abbiamo noi l'ipotesi è giocare 4-2-3-1 anche se c'è dentro Zielinski o Elmas e giocare 4-3-3 anche se c'è dentro Raspadori e Simeone. Raspadori può fare il trequartista dietro la punta, quello che parte centrocampista e finisce dietro la punta e attacca la difesa insieme ad Osimhen, non cambia molto. Ndombele può fare entrambi i ruoli. Sta bene, è cresciuto nel gruppo e fa vedere la qualità delle sue giocate ogni tanto". E sul calore del Maradona visto nella partita di Champions: "Io spero che i giocatori sappiano offrire di nuovo quello spettacolo che i tifosi vogliono vedere, si passa sempre da lì. Sognavo in questi due anni che un giorno all'improvviso si sarebbero innamorati di nuovo di loro, a fine partita l'ho visto e sono fiducioso per il futuro. Avere addosso l'entusiasmo dei tifosi può servire molto ad una squadra giovane". Dopo la morte della Regina Elisabetta II, ancora nessuna comunicazione UEFA riguardo la prossima partita di Champions contro gli scozzesi dei Rangers: "Ci atteniamo a ciò che sappiamo e si va diritti nel farsi trovare pronti martedì, altrimenti modificheremo, ma per ora mettiamo in pratica questo. La gara può dirci che siamo un grande Napoli. Ma non è una sola partita a cambiare il futuro della tua carriera, è quello che accade di partita in partita. E' una partita di una stagione quella fondamentale, per ora abbiamo fatto vedere che siamo sulla strada giusta, ma il grande Napoli dobbiamo ancora vederlo per tante partite".

Sempre restando in ambito Champions, la prima gioia europea di Simeone ha fatto brillare gli occhi a Spalletti: "Aver creato una squadra giovane così è per queste intenzioni, che abbiano voglia di esprimersi, divertirsi, fa bene al calcio, a noi, ma anche a lui essere lì e sapere che in base al suo atteggiamento può esaurire i suoi sogni e può servire a tutta la squadra". E sulla crescita di Zielinski: "Non ho mai avuto grossi dubbi. E' un calciatore riconoscibile per le qualità che ha, gli ha fatto bene quello che abbiamo detto in ritiro. Avere più raggio d'azione gli fa bene". I due rigori battuti nella gara col Liverpool, portano il tecnico azzurro a un ragionamento sui rigoristi: "Decidono i giocatori in base allo stato emozionale. Secondo me funziona meglio così".

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