NAPOLI

Napoli, Di Lorenzo: "Lo scudetto da capitano come Maradona sarebbe un sogno"

Il difensore parla dal ritiro della Nazionale: "Stiamo portando un bel calcio in Italia e in Europa, continuiamo così"

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Giovanni Di Lorenzo parla dal ritiro della Nazionale di Mancini, che sarà impegnata in due amichevoli contro Albania e Austria mentre in Qatar scatteranno i Mondiali 2022, ma l'argomento principale è il suo Napoli: "Stiamo portando un bel calcio in Italia e in Europa, dobbiamo continuare così - ha detto il difensore dei partenopei in conferenza stampa -. Stiamo facendo qualcosa di incredibile, di inaspettato. Nessuno se lo aspettava, ma attraverso il lavoro e l'unità del gruppo ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni, anche se il campionato è ancora lungo. Scudetto? Sarebbe davvero un sogno vincerlo a Napoli e vincerlo da capitano come Maradona. Però, come detto prima, la stagione è ancora lunga. Abbiamo fatto un percorso importante, ma ci sono ancora tantissime gare da giocare".

La sosta ha in qualche modo messo in pausa la straordinaria striscia di undici successi consecutivi in campionato: "Sicuramente è stato un periodo intenso, con tantissime partite. Può far bene staccare un attimo per poi ripartire a gennaio con ancora più voglia. Cosa mi aspetto alla ripresa? Delle volte sento parlare della sosta per il Napoli... Ma la sosta ci sarà per tutti. Vedremo come ripartirà il campionato, fin qui abbiamo fatto un percorso importantissimo. Tutti siamo focalizzati sul nostro cammino e sappiamo di non dover mollare un centimetro".

Il segreto della squadra, secondo Di Lorenzo, non è l'assenza di primedonne: "Anche lo scorso anno c'era un bellissimo gruppo e nessuno si sentiva più avanti degli altri. Naturalmente quest'anno, grazie ai risultati, stiamo prendendo più consapevolezza. Spalletti? Gran parte del merito di questi risultati è del mister, che fa sentire tutti importanti. Questo porta ad alzare il livello di concorrenza nel gruppo, il merito è sicuramente anche suo".

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L'Italia è invece attesa da due match che nessuno avrebbe voluto avere in calendario: "Chiaramente in questa sosta tutti speravamo di essere al Mondiale, ma è andata così. Siamo ripartiti con grande voglia prima dell'Europeo e ora dobbiamo fare la stessa cosa. Resettare tutto, creare un nuovo gruppo e un nuovo ambiente. Quando si vince e si raggiunge un traguardo importante come l'Europeo tendi ad abbassare il livello di attenzione inconsciamente, può essere stato anche questo un fattore, che poi ci ha portato a non qualificarci. Perché siamo fuori? Ci sono stati piccoli episodi che hanno determinato la mancata qualificazione. Se ripenso alla doppia sfida con la Svizzera, alla gara di Palermo con la Macedonia... Sappiamo tutti come è andata. È stato un percorso dove i dettagli hanno fatto la differenza".

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