Sarri, 2 giornate di squalifica

Sanzione morbida: due turni a Sarri per pesanti insulti e 20mila euro di ammenda. Per Mancini 5mila euro per atteggiamento intimidatorio

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Il caso Sarri-Mancini si chiude con questa (prevista) sentenza: 2 turni e 20 mila euro di ammenda al tecnico del Napoli, da scontare in Coppa Italia, per "pesanti epiteti insultanti"; 5mila euro a Mancini per "atteggiamento intimidatorio" verso Sarri che l'aveva insultato. Nessuna mega-stangata: il referto dell'arbitro e degli ispettori federale è bastato al giudice Tosel. Non si prevedono ulteriori inchieste.

Dunque insulti, non razzismo. E' prevalsa questa linea, che serve a stemperare le tensioni giunte forse troppo in alto. Il tutto riferito a quanto scritto dal quarto uomo, Di Bello, che ha assistito alla scena nel finale di partita Napoli-Inter. Mancini che chiede lumi sul recupero e protesta. Sarri che si alza e gli dice "Frocio, finocchio". Poi il gol di Ljajic e Mancini che va da Sarri con atteggiamento intimidatorio. Espulsione per entrambi, poi il resto nello spogliatoio: Mancini con Zanetti va da Sarri, le scuse, ma con atteggiamento un po' così, la reazione di Mancio, vecchio cazzone. Infine le parole dei due tecnici alla tivu.

Le relazioni del quarto uomo, dell'arbitro e degli ispettori hanno indotto il Giudice Tosel a evitare la linea del razzismo. Scrive Tosel, motivando la sentenza di 2 turni e 20mila euro di ammenda a Sarri: "per avere, al 47 del secondo tempo, rivolto all'allenatore della squadra avversaria epiteti pesantemente insultanti: infrazione rilevata dal quarto uomo e dai collaboratori della Procura federale".

Per Mancini, 5mila euro di ammenda per avere, "uscendo dall'atea tecnica, tenuto un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell'allenatore della squadra avversaria che lo aveva insultato; per avere inoltre al termine della gara negli spogliatoi, rivolto al quarto ufficiale un'espressione irriguardosa".

Ed ecco il comunicato del Napoli: "La decisione del Giudice Sportivo presso la LNP Serie A di Milano acclara formalmente l'assenza di qualsiasi connotazione razzista ed omofoba nelle parole pronunciate dal Mister Sarri nei riguardi dell'allenatore della squadra avversaria durante la gara di Tim Cup di martedì 19 u.s.. Conoscendo lo spessore umano e culturale del proprio Allenatore, il Napoli non ha mai nutrito alcun dubbio in merito e ritiene che il pentimento per le parole proferite, manifestato ripetutamente e pubblicamente da Sarri, attesti ancora una volta le qualità personali e la capacità di autocritica dello stesso. Escluso pertanto perentoriamente che le parole di Maurizio Sarri potessero essere espresse con spirito discriminatorio si auspica che l'allenatore dell'Inter possa accogliere le scuse più volte manifestate e che le vicende puramente sportive dei rispettivi Club tornino a concentrare l'attenzione dei media e del pubblico".

Il Napoli non farà ricorso per la squalifica di Sarri. Lo ha detto l'avvocato Mattia Grassani, legale del club azzurro, a Radio Crc. "La decisione presa da Tosel non è stata facile perché ha dovuto giudicare una tematica mai contemplata prima. La vicenda ha una delicatezza fuori dal comune per cui questo caso fa giurisprudenza. Dal mio punto di vista e' una decisione nel complesso di buon senso e di equilibrio, Tosel ha applicato le regole - ha detto Grassani - Non faremo ricorsi - ha ribadito il legale del Napoli - La società non mi ha dato mandato perché questa vicenda ha fatto già parlare troppo ed è giusto l'auspicio di Sarri affinché si parli del Napoli solo per ciò che fa in campo".