Romagnoli: "Il Milan era nel mio destino e sul derby dico..."

Il capitano rossonero: "Il rinnovo è stato logico perché qui mi sento a casa. Icardi-Higuain? Mi tengo il Pipita tutta la vita..."

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Parla da capitano alla vigilia del suo primo derby da capitano. Alessio Romagnoli e il Milan, una storia lunga, come ricorda lui stesso a Repubblica, nata dentro un esordio contro i rossoneri che ha finito per essere un segno del destino: "Contro il Milan debuttai in A, forse era nel mio destino, non l'avrei mai detto. Milano mi piace, mi manca solo il mare di Nettuno. Magari appenderò un quadro in camera. Il Milan tornerà a vincere, è un club solido che lotterà per la Champions e per andare avanti in Europa League".

Inutile dire che la solidità passa anche se non soltanto dalla nuova proprietà americana. Elliott, arrivata ai 100 giorni di Milan, ha rimesso in sesto un bilancio chiuso con un passivo importante e sta lavorando per il futuro con attenzione. Un cambio di vite e di vita che la squadra ha immediatamente percepito: "Cosa è cambiato? Prima la proprietà era esposta a tanti rischi e voci, ora c'è voglia di investire, Maldini e Leonardo ci trasmettono serenità e conoscono il mondo Milan. Sul campo abbiamo un anno in più di esperienza dei nostri giovani e nuovi giocatori importanti. Champions? La voglio giocare al più presto col Milan”.

C'è da dire che alla vecchia dirigenza va ascritto il rinnovo del suo contratto...
"Il rinnovo - dice Romagnoli - è stato una scelta logica. Sto bene coi compagni, con Gattuso, coi tifosi. Offerte dalla Premier? Mi fa piacere, ma qui mi sento a casa mia".

Intanto domenica sera c'è un derby che pesa e può pesare moltissimo: "Inter-Milan è anche uno scontro diretto per la Champions, ma le maggiori responsabilità mi danno più motivazioni che pressione. Ne sono orgoglioso, sta a me essere all'altezza. Voglio giocare tanti anni qui e vincere".

E ancora: "Questo è il derby più tecnico degli ultimi anni. L'Inter ha più esperienza e fa la Champions, noi abbiamo più ambizioni delle scorse stagioni. Siamo poco dietro in classifica, dobbiamo abituarci a rimanere il più in alto possibile. Gattuso ci sprona a non accontentarci: abbiamo fiducia in lui, è sempre stato dalla nostra parte. Cosa servirà domenica? Spensieratezza, rabbia sportiva, personalità, non avere paura. Dobbiamo fare il nostro gioco, con l'azione che parte dal basso e subire il meno possibile. Giocare per vincere".

Infine un giudizio sulla sfida tra Icardi e Higuian: "Sono tra i migliori al mondo, ma Higuain ha fatto più gol. Icardi in area è a casa sua: vietato distrarsi sui cross".

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