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Milan, Tomori: "Vogliamo ripeterci. Vincere una volta è straordinario, ma una seconda..."

Il difensore rossonero ha parlato dell'atmosfera che si respira a Milano: "Scudetto? Il miglior momento della mia carriera"

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Fresco di rinnovo contrattuale e concentrato sull'obiettivo del repeat, Fikayo Tomori ha descritto le sue sensazioni all'avvio della prima stagione col tricolore cucito sul petto. Per GQ, il difensore del Milan ha toccato vari temi, tra cui la voglia di festeggiare il secondo campionato di fila: "E' bello guardare indietro, abbiamo assaggiato cosa vuol dire vincere, ma adesso vogliamo provare a ripeterci. Riuscirci una volta è straordinario, ma una seconda…". 

Vedi anche Serie A, Atalanta-Milan 1-1: un punto a testa per Gasperini e Pioli Serie A Serie A, Atalanta-Milan 1-1: un punto a testa per Gasperini e Pioli Un altro tema che sta a cuore all'inglese, concerne il razzismo: "È un problema di educazione. So di avere una responsabilità, so di poter essere un esempio e di ispirare ragazzi e ragazze", fa sapere Fikayo. Non è solo mister Pioli ad aver mantenuto una linea ottimista durante tutto il periodo di preparazione, a Milanello la fiducia è alta e tutto parte dai singoli: "Sono sempre felice quando non subiamo reti, anche perché sappiamo che le nostre possibilità di vincere aumentano: con grandi attaccanti come Leao e Giroud lì davanti, il gol prima o poi riusciamo a farlo", racconta Tomori. Lui, che vestirà la maglia rossonera almeno fino al 2027, torna con piacere ai ricordi della scorsa stagione: "Ricordo la prima partita di Champions in casa, contro l'Atlético: anche se non abbiamo vinto, l'atmosfera era incredibile. poi lo scudetto: è stato tutto... crazy. Il tour sul bus per le vie della città è stato incredibile, ovunque andavamo c'erano i nostri tifosi, è stato pazzesco. Sicuramente è stato il più bel momento della mia carriera". Sensazioni da condividere con il tifo rossonero, che assieme a lui condivide un preciso DNA: "Chiunque segua il calcio sa cos'è il Milan: un grande club conosciuto in tutto il mondo. E poi è stato Maldini a volermi, da difensore è stato un aspetto che mi ha reso molto felice”.

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