L'ANALISI

Milan, la forza dei numeri: squadra giovane ma già solida

Rossoneri imbattuti da 17 partite e in gol da 22 match consecutivi. Anche senza Ibra (e Rebic), resta l'impronta tattica

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Gli allenatori non amano particolarmente parlare di numeri, dei singoli o di schemi tattici, un tabù che tuttavia, nel caso del Milan degli ultimi mesi, siamo sicuri non darà troppo fastidio a Pioli. Perché la squadra rossonera con il successo a Crotone ha inanellato la diciassettesima partita di fila in tutte le competizioni senza sconfitte (non accadeva da marzo 1996, allenatore Capello), andando in rete per 22 gare consecutive (prima volta da marzo 2009): sono statistiche ma valorizzano il lavoro del gruppo e dell'allenatore.

Possiamo anche aggiungere il dato delle prime due gare stagionali di Serie A senza subire gol, che fa tornare al 2002/03 con Ancelotti in panchina. Insomma, Pioli in scia a Capello e a Carletto, almeno nei numeri. Ovviamente i paragoni con altri Milan, oltretutto in contesti storici e calcistici ben diversi, valgono quel che valgono, eppure certificano la solidità della squadra.

Senza Ibrahimovic (e pure senza Rebic, in attesa di sapere quanto starà fuori) il Milan non si è snaturato, non ha perso punti di riferimento e anche a Crotone ha condotto in porto la gara senza particolari patemi. Le pericolose sbandate dell'Europa League non vanno dimenticate ma il cammino post-lockdown conferma che la strada è quella giusta, per due motivi in particolare: la giovane età della squadra (l'undici iniziale aveva una media di 23 anni e 266 giorni) che rende ottimisti anche in chiave futura e la capacità di non perdere identità tattica, movimenti e distanze tra i reparti anche con gli ingressi dei nuovi, ieri è stato il caso di Tonali e Diaz, pure in gol.

Serve un ultimo sforzo in questa settimana conclusiva di calciomercato, ora Maldini e Massara sono concentrati sull'attacco (Hauge) ma attenzione alle occasioni negli altri reparti (Bakayoko su tutti), per rendere più concreta la possibilità di qualificarsi in Champions League a fine anno, però a Casa Milan sanno già che, anche restando così, si può andare incontro ad una stagione di soddisfazioni. Non è poco, quando solo poche settimane fa sembrava pronto l'ennesimo ribaltone firmato Rangnick. Invece Pioli è più saldo che mai, e così il suo Milan.

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