Non si sblocca la situazione legata alle frange più calde del tifo a San Siro: "Situazione rimane la stessa... forse addirittura peggiorata"
La "Scala del calcio" non è mai stata così simile a un teatro. Come già visto nelle prime partite in casa di Milan e Inter, a San Siro continuerà a regnare un assordante silenzio: a livello di limitazioni e divieti, nulla è cambiato per gli ultrà meneghini rispetto alle prime giornate di campionato. Dopo la sosta si riprenderà come ci eravamo lasciati: con il tifo organizzato del Mezza relegato fuori dall'impianto.
"Purtroppo la situazione rimane la stessa delle prime due partite a San Siro, anzi forse è addirittura peggiorata, pertanto con molto rammarico e dispiacere non ci sarà nessun cambiamento rispetto a Milan-Bari e Milan-Cremonese", questo il comunicato rilasciato dalla Curva Sud tramite i propri canali social. Poi la promessa di entrare nei dettagli di quel "peggioramento delle condizioni per tifare a San Siro" a cui si fa riferimento nella prima parte del comunicato: "Nella fanzine che distribuiremo domenica fuori dallo stadio spiegheremo nel dettaglio gli aggiornamenti sulle restrizioni..."
Se il tifo nelle partite casalinghe dei rossoneri è stato condizionato dalle limitazioni imposte dalla società, almeno in trasferta, a Lecce, gli ultrà avevano potuto stare accanto alla squadra come sempre hanno fatto in passato. Situazione che non si ripeterà nella prossima trasferta del Diavolo, a Torino contro la Juventus: "Nessuna novità sulla vergognosa modalità di vendita dei biglietti con iscrizione obbligatoria al loro sito (quello della Juventus, ndr) pertanto per il quinto anno di fila diserteremo la trasferta a Torino".