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IL CALENDARIO

Milan, due mesi da paura: dal Napoli alla Lazio, sei big match per Allegri

A fine novembre si capiranno le ambizioni dei rossoneri: che intanto si preparano a un vero e proprio tour de force

26 Set 2025 - 11:08
 © Getty Images

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Le braccia saranno tese in avanti come nella foto, i palmi delle mani verso il campo, il vocale non c'è nemmeno troppo da inventarselo: "Halma", alla toscana ovviamente. Max Allegri ripete sempre, come un mantra, che i conti si fanno a marzo, e ha ragione da vendere. I prossimi due mesi del suo Milan, però, hanno tutta l'aria di poter chiarire ampiamente le ambizioni di Modric e compagni. Perché? Nove partite, sei scontri diretti, da Milan-Napoli (domenica) fino a Milan-Lazio (weekend del 30 novembre), passando per Juve e Inter, Atalanta e Roma. Uniche discese? La Fiorentina di Pioli, il Pisa e il Parma. Per il resto, roba da mettersi le mani nei capelli o, dipende dai punti di vista, leccarsi i baffi. 

Il calendario, anche per chi, come i rossoneri, hanno un solo impegno settimanale, non è certo banale. Sei partite in casa su nove, anche se il derby, sulla carta, il Milan lo giocherà in trasferta, con Milan-Napoli come antipasto, Juve-Milan il 5 ottobre, Atalanta-Milan e Milan-Roma a cavallo tra ottobre e novembre, Inter-Milan e Milan-Lazio, invece, a fine mese. In mezzo, appunto, il ritorno di Pioli a San Siro (19 ottobre), Milan-Pisa la settimana dopo e Parma-Milan, l'8 novembre, piazzato tra i giallorossi di Gasperini e la nuova Inter di Chivu. Dopo si potrà tirare una bella riga sotto gli addendi per far di conto e capire cosa sarà restato da inseguire nella stagione di Allegri.

E mica è tutto qui: perché poi arriveranno gli ottavi di Coppa Italia sempre contro la Lazio, altra sliding doors stagionale (3 dicembre), e, a ridosso di Natale, ancora il Napoli nella semifinale della Supercoppa. Il tutto prima di una piccola discesa verso la fine del girone di andata con l'incognita Australia per la sfida al Como di Fabregas. Il programma, insomma, non è male per niente. E d'altronde, direbbe Allegri, prima o dopo vanno affrontate tutte. Ecco, tutte insieme, una dopo l'altra, sarebbe meglio di no, ma così è, anche se non vi pare... 

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