Per lottare fino in fondo Allegri ha bisogno di un centravanti e di un difensore: la società lo asseconderà?
di Alessandro Franchetti© Getty Images
La dead line scudetto è fissata per marzo, parola di Massimiliano Allegri, ma la verità è che il suo Milan, secondo alle spalle della sorprendente Roma, l'appuntamento più importante ce l'ha a gennaio. Già, perché l'underdog del nostro campionato ha qualche buon pregio e un paio di limiti importanti. Il numero uno, quello probabilmente decisivo, riguarda il centravanti. Gimenez, tra l'altro alle prese con un problema alla caviglia non di facile risoluzione, per ora continua a non incidere e la strana coppia Pulisic-Leao, per quanto di grande valore, riempie poco o niente l'area di rigore. E se può andar bene quando i gol nascono in contropiede - vedi Napoli e Inter -, la questione si fa decisamente più complicata contro squadre che si chiudono e che, nel caso specifico, hanno costretto il Milan a due pareggi e all'unica sconfitta stagionale tra Cremonese, Pisa e Parma. Aggravante: due volte in casa e una volta con un doppio vantaggio che pareva di semplice gestione. Insomma, il centravanti è e deve essere l'obiettivo primario per gennaio. I nomi? Lewandowski occupa i sogni di ogni tifoso milanista ma è, oggettivamente, complicato da raggiungere. E allora meglio pensare a un Fullkrug, uno che al West Ham non sta certo facendo follie (e ha un contratto lungo, in scadenza nel giugno 2028), ma che prima ha segnato sempre molto e, soprattutto, sa tenere da solo il peso di un attacco e l'area di rigore la riempie eccome.
Portare un centravanti in una squadra con una difesa tornata solida appena rientrato Rabiot (con lui i gol subiti precipitano verso lo zero) e con un centrocampo invidiabile e altamente completo significherebbe dare ad Allegri la possibilità di confrontarsi alla pari con chiunque. Che poi, a ben vedere, la classifica del suo Milan nasce soprattutto dalle vittorie contro Napoli, Roma e Inter, non proprio le ultime della classe. Se la società sarà in grado di aiutare il suo tecnico, i rossoneri correranno per lo scudetto fino all'ultima giornata. Anche perché, e questo sembra più facile, per completare il puzzle manca un difensore centrale di esperienza di cui si sa già tutto. Thiago Silva il Milan lo ha tenuto sempre nel cuore. Ha 41 anni (Fullkrug 32, anche lui non proprio un prospetto), ma fisicamente è integro e la sua qualità è certamente sopra media. Potrebbe essere il Kjaer di Allegri, l'uomo d'ordine dentro e fuori dal campo, il giocatore che serve quando bisogna tenere la barra a dritta e portarsi a casa il risultato. Due uomini e uno scudetto, si potrebbe raccontare così, con la complicità non irrilevante dell'assenza dalle coppe europee che di energie, specie mentali, se ne portano via sempre parecchie.
Il calendario, insomma, va spostato indietro per essere in piena lotta scudetto a marzo. Gennaio sarà importante, sempre che a gennaio il Milan continua a essere dov'è. Perché questo accada Allegri dovrà semplicemente continuare a fare l'Allegri, a gestire ogni momento nel segno della totale concretezza. Il resto è tutto nelle mani della società. Perché tra uno scudetto del bilancio e uno da cucirsi al petto c'è una differenza abissale.