Milan, Calhanoglu più forte di mercato e fischi: così Gattuso l'ha rilanciato

Doveva andare al Lipsia, rischiava di essere tagliato fuori da Paquetà ma il tecnico l'ha sempre difeso. E ora se lo gode

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Ad inizio gennaio sembrava fatta: Hakan Calhanoglu sarebbe dovuto passare al Lipsia, un ritorno nella "sua" Bundesliga per ritrovare lo smalto perso quest'anno al Milan dopo la scorsa stagione, comunque discreta. Un affare che sembrava vantaggioso per la società rossonera, che avrebbe recuperato quanto speso nel 2017, e per il giocatore, intristito dai fischi di San Siro. Un affare, però, che non ha mai convinto Gennaro Gattuso che lo ha sempre difeso a spada tratta, facendolo giocare anche quando i tifosi (e alcuni addetti ai lavori) cercavano di spingerlo a fare altre scelte. 

Il tecnico rossonero ha lavorato duro sul tedesco naturalizzato turco non rinunciando mai a schierarlo esterno offensivo nel consueto 4-3-3. Una posizione e un modulo "minacciati" pure dall'arrivo di Lucas Paquetà che in Brasile assomigliava più ad un classico trequartista che a una mezz'ala. "Paquetà con Suso vicino a Higuain (Piatek doveva ancora arrivare, ndr) nel 4-3-3 o si passa al 4-3-1-2 con Suso vicino alla punta e il brasiliano dietro come rifinitore" era l'ipotesi tattica disegnata sui social network.

Ma Gattuso non si è smentito, ha intravisto nell'ex Flamengo un giocatore capace di reggere l'urto immediato nella Serie A anche a metà campo lasciando Calhanoglu alto a sinistra. E la stessa cosa, scommettiamo, succederà pure con il rientro di Lucas Biglia. Il centrocampo rossonero si trova a meraviglia con Bakayoko a dirigere il reparto, Kessié a dare equilibrio e inserimenti e Paquetà molto fluido, spesso libero di agire anche più vicino a Piatek.

Ed è proprio questo il segreto di Calhanoglu, la capacità di poter dare una mano al centrocampo se e quando Paquetà decide di regalare fantasia all'attacco del Milan. Suso non può garantire la stessa copertura difensiva, ecco perché Gattuso rinuncerà al tedesco solo in caso di eventuali squalifiche o infortuni. Hakan, lo sa. E dopo il gol all'Atalanta che lo ha visto sbloccarsi in campionato dopo un digiuno che durava dal 20 maggio, ha voluto ringraziare chi più di tutti ha creduto in lui: "Grazie Mister", un tweet che dice tutto.

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