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IL PROTAGONISTA

Da Icardi a Malinovskyi: l'ultimo scalpo del pararigori Donnarumma

Il centrocampista dell'Atalanta è l'ultima "vittima" del portierone del Milan. Che ha detto di no anche a Cristiano Ronaldo

25 Lug 2020 - 15:24

E' una lista lunga dieci nomi (più uno), con il povero Andrea Belotti, fermato due volte, per il quale quei maledetti undici metri sono ormai un incubo. Gigio Donnarumma e i rigori. Gigio Donnarumma e le sue vittime. Da Maurito Icardi, il primo, in un derby del 31 gennaio 2016 poi vinto 3-0 dal Milan (in realtà colpì il palo), fino a Ruslan Malinovskyi, nel pareggio 1-1 contro l'Atalanta. In mezzo scalpi prestigiosi: Ilicic, Berardi, Chiesa e Ronaldo, per citare solo i più prestigiosi. Ha 21 anni, Gigio, ma non se lo ricorda più nessuno: 201 presenze in rossonero, la fascia di capitano nell'ultima notte a San Siro, e ancora una volta un rigore parato. Dieci in carriera, contro i 24 andati a segno. In pratica ne respinge uno su tre o giù di lì. Trovatene un altro così forte nell'uno contro uno se ne siete capaci.

I dieci scalpi sono tutti in Serie A, ma in realtà il primo a sbattere contro Gigio è stato Denis Di Rocco, il 27 settembre 2014, nel campionato Primavera. Da lì in avanti sono arrivati gli avversari importanti: oltre a quelli già citati, Ljajic, Ciano e Babacar. Vittime preferite? Il Torino, tre rigori parati (due Belotti e uno Ljajic) e la Fiorentina (due: uno a Chiesa e uno a Ilicic). Anche se, pur senza portare a casa la qualificazione alla finale, è il rigore parato a Ronaldo nello 0-0 dello Stadium che resta impresso a chiunque: tiro forte, incrociato, nell'angolino basso vicino al palo. Sono serviti i fermo immagine per capire che Donnarumma ci aveva messo la sua manona. E forse nemmeno Cr7 se n'era reso conto.

Fatto sta che la lista si allunga e Gigio continua a portare punti alla sua squadra. E' migliorato ancora. Lo aveva già fatto nella scorsa stagione grazie ai consigli di Fiori e Pepe Reina e lo sta facendo ancora. E' più bravo con il pallone tra i piedi, fondamentale nel gioco di oggi, è più attento nelle uscite alte, e non fa più gli errori gravi per cui gli si contestava una certa mancanza di continuità. E ha appena 21 anni, mai dimenticarlo.

Gigio, che un po' uomo lo era pure quando sembrava un bambino, sta diventando sempre più leader. In queste notti di stadi vuoti il suo vocione rimbomba, le sue parole si sentono. Glielo dice sempre Ibra: "Gigio, parla", accompagnato dal gesto eloquente nella mano. Lui ascolta e si mette in tasca l'ultimo insegnamento. E intanto para. Tutto. Rigori compresi.

StagioneCompetizioneDataRisultatoTiratore
19/20Serie A24/lug/20201-1 vs AtalantaMalinovskyi
19/20Coppa Italia12/giu/20200-0 vs JuveRonaldo
19/20Serie A20/ott/2019    2-2 vs LecceBabacar
19/20Serie A29/set/2019    1-3 vs FiorentinaChiesa
18/19Serie A19/mag/20192-0 vs FrosinoneCiano
17/18Serie A18/apr/20181-1 vs TorinoBelotti
16/17Serie A26/feb/20171-0 vs SassuoloBerardi
16/17Serie A16/gen/20172-2 vs TorinoLjajic
16/17Serie A25/set/20160-0 vs FiorentinaIlicic
16/17Serie A21/ago/20163-2 vs TorinoBelotti
15/16Serie A31/gen/20163-0 vs InterIcardi
14/15Primavera27/set/20144-0 vs PescaraDi Rocco

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