MIlan e Juventus sono a Gedda per disputare la finale di Supercoppa italiana, ma i rossoneri in questi giorni giocano una partita importantissima anche in chiave mercato e lo dimostra il fatto che Leonardo abbia rinunciato a volare in Arabia per chiudere la complicata trattativa che coinvolge il Chelsea, la Juve, il Genoa e forse anche il Lipsia. La finale contro i bianconeri potrebbe infatti essere l'ultima partita in rossonero di Gonzalo Higuain, che vuole raggiungere Sarri a Londra.
Prima la sfida sul campo contro il suo ex compagno ai tempi del Real Cristiano Ronaldo (il portoghese è uno specialista delle finali, mentre l'argentino in carriera ne ha giocate 14 vincendone solo 6), poi il Pipita vorrebbe fare le valigie per trasferirsi in Premier League e allora il Milan stringe i tempi per chiudere con il Genoa per Krzysztof Piatek.
Il ds dei rossoblu Perinetti ha aperto alla cessione del polacco, ma ha avvertito i rossoneri che ci vorranno almeno 40-45 milioni: "Se il Milan ci formula un'offerta, la valuteremo e daremo una risposta. Non vorremmo cederlo a gennaio, ma se vuole Piatek subito deve presentare un'offerta sostanziosa e non certamente legata a formule strane".
Nessuna formula strana: come confermato da 'Repubblica' infatti il presidente Preziosi accetterebbe soltanto il trasferimento a titolo definitivo o il prestito con obbligo di riscatto e quindi il Milan deve trovare il tesoretto necessario all'acquisto dell'attaccante polacco.
Una parte dei soldi arriverebbe dall'addio di Higuan (i rossoneri risparmierebbero sei mesi di prestito e di stipendio), mentre l'altra parte potrebbe arrivare da una cessione eccellente, quella di Hakan Calhanoglu. Il turco, che a Milano non è mai veramente esploso, è corteggiato da tempo dal Lipsia, che negli ultimi giorni ha alzato la propria offerta a 22 milioni di euro. Al momento Gattuso ha bloccato l'addio del suo numero 10, ma Leonardo sta trattando anche con il club tedesco.
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto, dopo essere stato visionato dalla redazione
OK