LA DECISIONE

Lazio, caso tamponi: ok ai ricorsi, si torna alla Corte d'Appello Figc

La decisione del Collegio di Garanzia del Coni: il presidente biancoceleste era stato inibito 12 mesi

  • A
  • A
  • A

Il Collegio di garanzia del Coni ha parzialmente accolto i ricorsi della Lazio, del presidente Claudio Lotito e dei medici sociali Ivo Pulcini e Fabio Rodia contro le squalifiche per il caso di presunte violazioni dei protocolli Covid, rinviando il caso alla Corte di appello federale della Figc che dovrà "effettuare una nuova valutazione della misura della sanzione". Lotito era stato inibito per 12 mesi dalla Corte d'Appello federale.

La Corte federale d'appello della Figc è dunque chiamata, stando a quanto deciso dal Collegio di garanzia riunitosi oggi al Coni, a una nuova valutazione della misura delle sanzioni disposte nei confronti del presidente della Lazio Claudio Lotito e dei medici della società biancoceleste Ivo Pulcini e Fabio Rodia in merito al procedimento sulla mancata segnalazione dei casi Covid alle Asl e il mancato isolamento dei soggetti e l'impiego di un calciatore trovato positivo in uno dei controlli.

Il presidente della Lazio è stato squalificato in primo grado a sette mesi di inibizione decisi dal Tribunale federale, sanzione che non avrebbe fatto scattare l'automatica decadenza dal consiglio federale in cui è stato eletto in quota Lega A. La situazione si è poi ribaltata in secondo grado con i 12 mesi decisi dalla Corte d'Appello Federale. Con l'attuale sanzione Lotito supera il tetto massimo dei 12 mesi, nell'arco temporale di 10 anni, tempo oltre il quale è prevista la decadenza.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments