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Lazio, dura replica alla sua Curva: "Memoria Paparelli no strumento di ricatto"

23 Nov 2025 - 10:13
 © Getty Images

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"La Lazio rigetta con assoluta decisione le accuse infondate e offensive rivolte alla dirigenza. È profondamente ingiusto e inaccettabile trasformare il rispetto per la memoria di Vincenzo Paparelli in uno strumento di polemica o ricatto". Così la Lazio, in una nota, risponde al comunicato del tifo organizzato che aveva denunciato come fosse stato impedito ai tifosi stessi di esporre uno striscione in memoria di Vincenzo Paparelli. "La società ha sempre onorato - e continuerà ad onorare - la sua memoria in modo autentico e dignitoso, senza piegarsi a narrazioni distorte". La Lazio, inoltre, ricorda come "uno striscione può essere autorizzato solo se presentato, firmato e accompagnato da chi lo espone; senza chi lo espone non può esistere alcun ingresso" motivando così il rifiuto alla richiesta facendo riferimento alla protesta annunciata dal tifo per il mancato ingresso della figlia di Paparelli in occasione di Lazio-Cagliari e che dovrebbe portare la Curva Nord a non entrare allo stadio contro il Lecce. "Non accettiamo che venga messa in dubbio la nostra integrità né che si dipingano i nostri valori come inesistenti. Chi muove accuse così gravi dovrebbe avere almeno il coraggio di firmarsi, invece di nascondersi dietro un generico 'tifo organizzato'" prosegue la nota che conclude ricordando come oggi sarà "una giornata speciale, ricca di significato, dedicata a sostenere e stare vicino a tutte le donne che ogni giorno subiscono violenze. Presenteremo Flaminia, la nostra nuova aquila e celebreremo questi simboli e i nostri ragazzi, che scenderanno in campo portando sulle spalle i nomi delle loro donne, insieme a chi ha davvero il cuore che batte per questa maglia".