Il nuovo direttore generale della Juventus Damien Jacques Comolli ha difeso Tudor in conferenza stampa. Il Mondiale per club sarà fondamentale
“Voglio chiarire che Igor Tudor sarà il nostro allenatore per la prossima stagione anche dopo il Mondiale per club e spero anche oltre”. Questo è stato uno dei primi passaggi della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore generale della Juventus Damien Jacques Comolli, nella giornata che dà il via al nuovo corso bianconero. Chiusa l’era Giuntoli, da oggi alla Continassa si parla francese e la direzione è chiara, fiducia in Igor Tudor anche la scelta è stata di fatto obbligata dall’evoluzione del mercato degli allenatori.
“Se non ho futuro non vado negli USA per il Mondiale per club” aveva detto Igor Tudor nella pancia del Penzo di Venezia dopo aver conquistato il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions League. Parole che poi erano stato ritrattate dall’agente del tecnico croato, ma che testimoniano come anche dopo aver raggiunto l’obiettivo Champions la conferma di Tudor fosse tutt’altro che scontata. Non è un segreto che la Juventus avesse deciso di puntare con forza sul ritorno a Torino di Antonio Conte, convinto a restare a Napoli dal progetto proposto da Aurelio De Laurentiis dopo la vittoria dello Scudetto. L’alternativa Gasperini ha preferito la Capitale e la sfida Roma lanciata da Claudio Ranieri, da quel momento le quotazioni di una possibile permanenza di Igor Tudor sono salite di ora in ora. Fino alla conferma ufficiale arrivata quest’oggi dallo stesso Comolli, anche se Tudor in primis sa che questa è una fiducia che andrà conquistata sul campo di settimana in settimana. La sua Juventus non ha entusiasmato, ma ha raggiunto l’obiettivo richiesto dalla società.
Servirà qualcosa in più per provare a dare continuità a questo progetto tecnico, a cominciare dal Mondiale per club dove il cammino per i bianconeri non sarà agevole. Le prime due partite contro Al-Ain e Wydad Casablanca serviranno per preparare al meglio la super-sfida di giovedì 26 giugno alle 21 contro il Manchester City. I ragazzi di Pep Guardiola rappresenteranno il primo vero banco di prova internazionale per Igor Tudor sulla panchina della Juventus, con l’obiettivo di vincere il girone G. Chi arriverà al secondo posto infatti incontrerà la vincente del girone H, con il rischio concreto di affrontare il Real Madrid in un ottavo di finale stellare. Un Mondiale per club positivo darebbe slancio alla prossima annata bianconera, una campagna americana deludente farebbe risorgere quei dubbi e quelle incertezze che hanno accompagnato Igor Tudor anche nel finale della scorsa stagione.