Il neo direttore generale bianconero annuncia l'accordo col Psg per avere l'attaccante francese negli Usa: "E sono fiducioso anche per la prossima stagione". Giorgio Chiellini sarà "Director of football strategy"
Il nuovo corso della Juventus parte da Damien Jacques Comolli. Il nuovo direttore generale bianconero si è presentato, in conferenza stampa all'Allianz Stadium, con diversi annunci. Il primo riguarda Igor Tudor che sarà l'allenatore bianconero anche dopo il Mondiale per club. Poi ha confermato un accordo con il Psg per avere Kolo Muani negli Usa e "c'è fiducia per tenerlo con noi anche per la prossima stagione". Su Vlahovic: "Dobbiamo parlare, qualcosa non ha funzionato ma lui è un top player. Voglio capire le sue intenzioni e motivazioni poi deciderò". E c'è anche l'annuncio sul ruolo di Giorgio Chiellini, che sarà "Director of football strategy". La società cercherà un direttore sportivo e un direttore tecnico. E sugli obiettivi: "Vincere sarà la mia ossessione, dovremo provare a farlo in ogni competizione".
In conferenza stampa assieme a Damien Jacques Comolli anche l'amministratore delegato della Juve Maurizio Scanavino, che ha annunciato il ruolo di Director of football strategy di Giorgio Chiellini.
Le parole di Comolli:
Sono lieto, è un grande privilegio questo ruolo. La Juve è uno dei più grandi club al mondo, sono cresciuto guardando questo club per diversi motivi tra cui i grandi giocatori del passato. Mi hanno sempre attratto le organizzazioni vincenti, la Juve è sempre stata un modello di efficienza e ho sempre ammirato tutto quello che hanno fatto in passato.
Voglio chiarire che Igor Tudor sarà il nostro allenatore per la prossima stagione anche dopo il Mondiale per club e spero anche oltre.
Per quanto riguarda il ruolo di Giorgio Chiellini lavoreremo in stretto contatto, lavorando sul campo ma anche sull'aspetto commerciale. Giorgio lavorerà non solo sul campo ma sarà direttore tecnico: lavoreremo a stretto contatto su diversi aspetti del club, sia dal punto di vista calcistico ma anche da quello commerciale e di marketing, che è molto importante. Fino ad ora abbiamo collaborato bene insieme e lo faremo senza dubbio anche in futuro. Abbiamo creato questo ruolo per lui e ci occuperemo di tutti gli argomenti, dai giovani alla prima squadra, e Giorgio farà parte di questo. Se la domanda è se Giorgio si occuperà di allenamento o mercato no, non lo farà.
Ci sono state speculazioni sul ruolo di direttore sportivo. Ne avremo uno che si occuperà dei trasferimenti e calciomercato con un occhio all'accademia. Poi avremo un altro direttore, un direttore tecnico, che riferirà a me. Ci saranno dunque due ruoli in modo da avere la struttura migliore possibile. Ho in testa la persona giusta per questo ruolo, mi chiederete dei noi ma per me il profilo è chiaro. Non vogliamo prendere decisioni affrettate.
Voglio annunciare anche un accordo col Psg per il prestito di Kolo Muani per quanto riguarda il Mondiale per club che il giocatore vuole giocare con noi. Non abbiamo ancora un accordo per la stagione successiva, dopo il Mondiale, ma sono ottimista, il Psg ha aperto per questo.
Sono giorni intensi, che impressioni ha avuto nell'essere entrato nel mondo Juve?
Dovrei iniziare con le mie emozioni. E' un entusiasmo costante per me, provo questa sensazione ogni mattina quando mi sveglio. Ho sempre ammirato la Juve fin da piccolo e ho sempre seguito quello che il club faceva. Ho un'idea di quello che la squadra può fare, c'è sempre una squadra dietro le quinte oltre quella sul campo e tutti andiamo nella stessa direzione. Noi dobbiamo andare al Mondiale per vincere e dobbiamo fare il possibile.
Cosa l'ha convinta di Tudor?
Quando lui era al Marsiglia e io al Tolosa mi ha battuto due volte. Abbiamo anche scherzato al telefono su questo. Ha fatto un lavoro eccezionale, di grande intensità soprattutto a livello fisico e mentale. La sua squadra quell'anno ha mostrato grande impegno e resilienza.
Quali sono le priorità per la prossima stagione?
Io voglio fare tutto il possibile per vincere anche se nessuno può mai garantirlo. Ma io posso garantire che farò tutto quello che è in mio potere per vincere, in qualunque competizione giocheremo. Vincere trofei è l'unica cosa da fare per chi indossa la maglia della Juve anche se ci sono poi gli avversari e non si può controllare tutto. Cercare di vincere sarà la mia ossessione e voglio trasmettere questo a tutti anche se so che questa mentalità fa già parte del club.
Vlahovic è in partenza? Ha già pensato a un sostituto?
Dritto al punto. Ho parlato con lui, dovrebbe tornare a breve e voglio parlare ancora con lui. Lui è un top player, certe cose non hanno funzionato da gennaio, ci sono stati alti e bassi. Devo prima parlare con lui e capire cosa intende fare. Bisogna capire anche la situazione contrattuale. Quando avrò tutti gli elementi, anche dal punto di vista psicologico, prenderò una decisione.
Riccardo Pecini avrà un ruolo? Le nuove figure dirigenziali arriveranno dopo il Mondiale?
Riccardo è un grande amico e lo rispetto molto ma non è un'opzione al momento per noi. I ruoli dirigenziali sono di alto profilo, quando troveremo la persona adatta arriverà.
Il sistema calcio italiano ha perso appeal, cosa ne pensa? Come lo percepisce?
Quando sono entrato nella Juve mi sono posto due obiettivi: vincere e soddisfare il potenziale. In tutti i Paesi in cui sono stato mi sono detto di voler aiutare il calcio a svilupparsi in quel preciso Paese in cui mi trovavo. Ho sempre cercato di dare una mano, anche nei settori giovanili. Ho sempre dato il mio contributo. Voglio che la Juve abbia successo ma anche che il calcio italiano abbia successo. La Juve ha sempre dato un contributo fondamentale al calcio italiano ed è quello che vogliamo fare anche se sono qui da poco. Sarebbe un peccato se l'Italia non si qualificasse al Mondiale ma se posso dare un contributo voglio farlo anche se ancora non so come.
Cosa pensa della rosa attuale? Quanti interventi sul mercato servono per tornare al vertice?
Sono molto aperto e sincero ma sul mercato sono riservato, scusate. Ne abbiamo discusso con l'allenatore, con Giorgio e Maurizio. Abbiamo un'idea ma stiamo considerando tante cose. Se la squadra non fosse stata buona non sarebbe arrivata quarta, ci sono degli aggiustamenti da fare ma non cambiamenti radicali.