I bianconeri tornano dalla gelida trasferta norvegese con tre punti e i gol di Openda e David per provare a iniziare la risalita
di Daniele Pezzini© Getty Images
La vittoria di Bodø porta in dote alla Juventus qualcosa di più dei tre punti, comunque preziosissimi per una classifica di Champions League fin qui assolutamente deficitaria. Il sofferto 3-2 sui norvegesi permette ai bianconeri di fare un piccolo passo avanti verso i playoff e questo è già qualcosa, ma può anche diventare il punto di partenza verso quel rilancio generale che tutti i tifosi attendono.
A convincere è stato specialmente il secondo tempo: se nel primo le occasioni sono state frutto quasi esclusivamente di guizzi individuali, in particolar modo di Conceiçao, nella ripresa si sono visti sprazzi di gioco di squadra e di manovre corali degne del club bianconero e delle sue ambizioni. L'ingresso di Yildiz ha certamente fatto la differenza, ma la verità è che tutti quanti hanno saputo cambiare marcia e ottenere quel click mentale in grado di far prendere decisioni più coraggiose, meno banali e scontate.
Koopmeiners ha dato prova di come, messo in quella posizione di braccetto sinistro, può garantire benefici alla costruzione della manovra, Miretti si è dimostrato pronto a ritagliarsi un ruolo centrale, ma ovviamente le attenzioni di tutti si sono concentrate sui marcatori della gelida serata norvegese: Openda e David, finalmente a segno. Il belga al primo gol in assoluto in maglia bianconera, il canadese risvegliatosi da un letargo che durava dalla prima di campionato. Naturalmente è presto per dire che entrambi si siano definitivamente sbloccati, ma è chiaro che questo è l'augurio di Spalletti e di tutto il popolo bianconero, che oltre alle magie di Yildiz e Conceiçao deve poter contare anche sulla vena realizzativa di centravanti che fin qui hanno fatto troppo poco. Loro possono e devono essere le due armi in più con cui dare il via a un percorso di rinascita.
I match interni con Cagliari e Udinese (in Coppa Italia) due impegni sulla carta utili a dare un'ulteriore spinta verso l'attesissimo confronto col Napoli del 7 dicembre, quando Spalletti tornerà al Maradona per la prima volta da avversario.