VERSO JUVE-VERONA

Juventus, Allegri si affida a Yildiz con Vlahovic per ritrovare certezze e vittoria

I bianconeri sono di scena al Bentegodi dopo un punto in tre partite. Il turco agirà dietro Vlahovic. In difesa spazio a Rugani

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Nessuna rivoluzione, solo qualche aggiustamento per uscire da un momento oggettivamente difficile. Il cammino della Juventus verso il piazzamento in Champions, con l'Inter scappata a 10 punti di distanza, passa comunque dalle certezze costruite nei primi mesi di campionato. Ecco perché contro il Verona nonostante un solo punto raccolto nelle ultime tre giornate, Massimiliano Allegri andrà avanti per la propria strada, magari scegliendo chi è più in forma tra i ragazzi a disposizione ancora prima che per il blasone.

Un cambiamento è obbligatorio ed è conseguente alla squalifica di Bremer. La Juventus al Bentegodi dovrà fare a meno dello squalificato Bremer e per sostituirlo nel 3-5-2 sarà dato spazio con ogni probabilità a Rugani, giocatore che ha sempre garantito un buon rendimento quando chiamato in causa in stagione. Semmai l'appannamento si è visto nel reparto offensivo e non solo dal punto di vista prettamente tecnico. Tra squalifiche e infortuni, Milik, Chiesa e Vlahovic sono stati altalenanti toccando picchi elevati ma subito fatti seguire da discese ripide e dolorose. Per assurdo la certezza anche nei momenti più delicati è stato il talento di Yildiz, subito adottato e amato dalla tifoseria e invocato nonostante tutti i rischi della situazione legati ad età ed esperienza.

Proprio dal turco però ripartirà Max Allegri contro il Verona, stanco anche della continua incertezza legata alla condizione fisica di Federico Chiesa. L'esterno dal punto di vista atletico non è al massimo continuando ad alternare partite ad acciacchi e forfait, ma è soprattutto a livello mentale che sembra fuori forma, condizionato dal dolore persistente e dalla paura di nuovi infortuni importanti. Per questo al Bentegodi sarà ancora Yildiz a partire titolare, come contro l'Inter, subito dietro a Vlahovic che prima del problema fisico e della serata no contro l'Inter aveva disputato un mese di gennaio di altissimo livello. I due del resto hanno già dimostrato di intendersi alla perfezione, una certezza a cui aggrapparsi nel momento più difficile della stagione e con il fiato del Milan sul collo.

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