L'ANALISI

Juventus, adesso lo scudetto diventa un obiettivo

La partita con l'Inter ha confermato che i bianconeri possono sfidare i nerazzurri sino all'ultimo: a patto che a gennaio...

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L'esame Inter è stato superato. Magari non a pieni voti, ma è stato superato. E adesso gli obiettivi della Juventus devono necessariamente cambiare. Va bene il quarto posto, traguardo minimo di questa stagione di transizione, ma dopo il derby d'Italia lo scudetto deve diventare un chiodo fisso alla Continassa. Forse lo è già da tempo nei pensieri dei giocatori, come ha ammesso Rabiot, e dello stesso Allegri, anche se a parole il tecnico toscano manda avanti Inter, Milan e Napoli.

Vedi anche Serie A, Juve-Inter 1-1: Lautaro risponde a Vlahovic juventus Serie A, Juve-Inter 1-1: Lautaro risponde a Vlahovic La partita con i nerazzurri, però, ha detto che ci sono tutti i presupposti per sfidare i nerazzurri fino all'ultimo. C'era il rischio che si potesse subire una lezione da parte di una squadra ben più strutturata e pronta per vincere e invece a Torino è andata in scena una gara equilibrata, con la Signora che addirittura era passata in vantaggio prima di subire un pareggio "da polli", come evidenziato dallo stesso Allegri. Il tutto nonostante una situazione di grande emergenza viste le assenze di capitan Danilo e la presenza in mezzo al campo di un ragazzo, Nicolussi Caviglia, che quest'anno aveva giocato solo una manciata di minuti prima di partire da titolare nella gara più importante della sua breve carriera, causa presenza a mezzo servizio di Locatelli. Senza contare il lungo stop di Weah e quelli ormai definitivi di Pogba e Fagioli, che costringono gli uomini del centrocampo agli straordinari già da un pezzo. Vedi anche Juve, Allegri: "Preso un gol da polli, ma oggi era importante non perdere" juventus Juve, Allegri: "Preso un gol da polli, ma oggi era importante non perdere"

Insomma non una situazione facile, che è tuttavia stata superata senza grossi patemi seguendo la politica dei piccoli passi. Merito di un gruppo unito e di una squadra quadrata, magari non proprio bella da vedere, ma che in campo sa sempre cosa fare. Poi davanti serve che Chiesa e Vlahovic viaggino ai lori alti livelli per riuscire a far male agli avversari, ma anche Kean  e Milik danno garanzie di affidabilità in caso di necessità. Certo non si può pensare di andare avanti così per tutto il resto della stagione ed è per questo che a gennaio serviranno rinforzi. In mezzo, ma anche in fase offensiva. Perché adesso gli obiettivi sono cambiati.

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