L'ANALISI

Juve, spiraglio per l'Europa: è la Coppa la luce in fondo al tunnel

I bianconeri ritrovano solidità e motivazioni e si guadagnano la semifinale contro l'Inter. E Allegri può continuare a inseguire un obiettivo

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La luce in fondo al tunnel è uno spiraglio che si apre verso l'Europa. Sarà anche un'Europa di scorta, ma è pur sempre un modo, quasi l'unico, per restare aggrappati al calcio che conta. Nella notte più importante, perché questo era dopo il naufragio contro il Monza, la Juve si ritrova e si guadagna la doppia semifinale di Coppa Italia contro l'Inter. Lo fa a modo suo o meglio, nel modo di Max Allegri, arroccandosi e ripartendo, concedendo nulla e capitalizzando al massimo quel che passa il convento della fase offensiva. Il corto muso, marchio di fabbrica della casa, vale un passo importante verso uno dei due obiettivi rimasti. Sperando che poi la Uefa chiuda un occhio e magari due e non vanifichi ogni eventuale successo ricacciando la Juve nel buio più totale. 

Perché il punto, evidentemente, è questo: la Juve ha bisogno di un obiettivo concreto per giocare da Juve e vincere da Juve, ma quell'obiettivo concreto, che è poi banalmente la qualificazione alla prossima Europa League, passerà attraverso il giudizio della Uefa. Ma tant'è, e non è certo il momento di pensarci. Oggi conta altro, conta ritrovare solidità e cattiveria, agonismo e spirito di gruppo. E queste qualità, molto nascoste contro il Monza, sono tornate tutte a galla. 

All'appello manca ancora Dusan Vlahovic, ovviamente non ancora pronto dopo tanto tempo in disparte, ma Allegri può certamente essere felice della rinascita di Bremer, finalmente sicuro sull'uomo oltre che decisivo in attacco, e di Manuel Locatelli, centro gravitazionale di un centrocampo che aveva bisogno delle sue geometrie e del suo acume tattico. E l'ex Sassuolo, finito al centro del palleggio di Sarri, è stato semplicemente perfetto. 

Se a questo si aggiungono le ottime prove di Chiesa e Kostic, si capisce come in tanto nero, schiacciato tra processi e penalizzazioni, Allegri possa finalmente ritrovare il sorriso. Un passo alla volta, cercando di trovare anche in campionato un obiettivo che funga da spinta, e di dimenticare per un attimo che questa sarà fino in fondo una salita. Intanto il quarto di Coppa Italia è scollinato. Arriverà l'Inter, non proprio l'avversario più facile, ma quanto meno un'occasione di esserci e di continuare a inseguire il calcio che conta. E ora che uno spiraglio d'Europa si è aperto, bisogna abbassare la testa come arieti e provare così a spalancarsi il futuro. 

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