VERSO PARMA-INTER

Inter, Conte: "Attenzione al Parma, dobbiamo essere più cinici"

Il tecnico nerazzurro presenta la sfida del Tardini: "Tutte le gare sono come delle finali"

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Reduce da 5 vittorie di fila che l'hanno portata in vetta alla classifica, l'Inter non può permettersi distrazioni nel testacoda contro il Parma. "Ci aspettiamo una gara difficile, in questo anno e mezzo alla guida dell'Inter siamo riusciti a vincere una sola volta e abbiamo pareggiato in due - ha avvisato Conte - In fase realizzativa dobbiamo essere più cattivi ed efficaci. Mancano 14 partite e sono tutte delle finali per noi".

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LA CONFERENZA DI CONTE
Col Parma che gara ti aspetti?

"Ci aspettiamo di certo una gara difficile, in questo anno e mezzo alla guida dell'Inter ci ha sempre creato difficoltà, siamo riusciti a vincere una sola volta e abbiamo pareggiato in due. Hanno una classifica pesante, ma ci sono elementi di esperienza, qualità, un ottimo tecnico come D'Aversa. Bisognerà fare grande attenzione e giocare col giusto approccio e la giusta tensione. Dovremo essere bravi quando siamo in fase offensiva, perché hanno giocatori che in ripartenza fanno male".

Una cosa in cui può migliorare l'Inter.
"In fase realizzativa dobbiamo essere più precisi e determinati, perché creiamo tante palle gol. Dobbiamo essere più cinici sottorete perché creiamo tante occasioni".

La squadra ha imparato a gestire meglio le pressioni?
"La squadra è cresciuta, detto questo le pressioni saranno sempre maggiori da qui a fine campionato. Rispetto all'anno scorso siamo in una situazione diversa, siamo in testa e dovremo dimostrare di essere bravi a gestire le pressioni avendo raggiunta la maturità che serve per vincere".

Vidal in che condizioni è? Ti aspetti un cambio di passo da parte sua?
"Si sta allenando, sta cercando di dare continuità perché da quando è arrivato ha avuto problemi un po' sparsi. E' un generoso, non si è mai voluto fermare per essere a disposizione della squadra. Per questo lo ringraziamo, al tempo stesso era giusto che iniziasse a cercare di arrivare non dico al top, ma anche solo all'80% della condizione. Ci sta lavorando, è a disposizione, può giocare 1' come 30', come non giocare".

Rispetto a un anno fa quale salto di qualità ha fatto la squadra? La percentuale dell'1% di vittoria di cui aveva parlato a luglio 2019 è cresciuta?
"Penso che ci sia un dato di fatto, abbiamo battuto la squadra che ha vinto nove anni di seguito. Penso che questo sia importante, anche perché l'anno scorso ci avevano battuto sia all'andata che al ritorno, consolidando il loro strapotere. Penso che quella vittoria ci abbia dato autostima e consapevolezza. E' inevitabile che in un anno e mezzo di lavoro per forza si deve crescere come singoli, organizzazione. Sotto tutti i punti di vista, nella mentalità, nella voglia. Detto questo sapete benissimo che mancano 14 partite da qui alla fine e come ho detto prima dovremo dimostrare di essere cresciuti totalmente. C'è solo un modo per dimostrarlo ed è vincere. Se non lo fai hai sempre margini di miglioramento".

L'Inter ha conquistato 44 degli ultimi 51 punti. Il ritmo da tenere resta quello?
"Nel campionato italiano diventa difficile da qui alla fine non lasciare punti. Ci sarà da mantenere un buon ritmo, ogni partita da qui alla fine deve essere una finale. Più si avvicina la fine del campionato diminuiscono le partite e subentrano anche altre variabili esterne".

Come sei riuscito ad avere indietro il miglior Alexis?
"Alexis è nella miglior condizione psicofisica da quando è arrivato all'Inter. Veniva da due anni tribolati allo United, dopo il problema alla caviglia lo abbiamo aspettato diversi mesi. C'è voluta pazienza da parte sua e nostra, ma ora è nel miglior momento di forma. Inizio a rivedere degli scatti del vecchio Alexis, merito a lui che ha continuato ad allenarsi, sa benissimo che ha davanti Romelu e Lautaro che stanno facendo molto bene, ma anche questi due sanno di avere dietro un giocatore che preme e può dare un importante apporto".

E' una scelta quella di non guardare ai diffidati?
"L'esperienza mi porta a dire che non bisogna guardare oltre la prossima partita. Per noi la più importante è quella col Parma. Abbiamo bisogno di vincere, sapendo quali sono le difficoltà. Fare calcoli non mi interessa, se dovesse arrivare un'ammonizione giocherà un altro. Ho grande fiducia in tutta la rosa. Non vedo il motivo per fare calcoli stupidi".

Da qualche partita a questa parte il pallone viaggia meglio. E' grazie al doppio-play o alla miglior condizione mentale dei giocatori?
"Noi cerchiamo sempre di farlo girare veloce il pallone, poi ci sono partite in cui viaggia più o meno veloce. Onestamente penso che abbiamo fatto ottime partite in passato altrimenti non saremmo dove siamo. Non è questione solo delle ultime tre partite, penso che ci sia un trascorso in cui abbiamo fatto bene. La differenza col passato è che prendiamo meno gol, prima eravamo più offensivi, sbilanciati. Adesso lo siamo meno".

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