"Il giorno di riposo? Giusto staccare dopo tanti impegni. Milan-Como a Perth un'occasione per dimostrare che siamo dei professionisti"
di Stefano RonchiArchiviato il poker rifilato in Champions al Royale Union SG, l'Inter riparte in campionato dal big match del Maradona. Dopo le vittorie con Sassuolo, Cagliari, Cremonese e Roma, contro il Napoli i nerazzurri vanno a caccia di tre punti pesantissimi per la lotta scudetto. "Si affrontano la squadra Campione d'Italia con la squadra vice-campione d'Italia. C'è rivalità e le ambizioni sono altissime - ha spiegato Cristian Chivu -. Sarà una gara combattuta in cui entrambe le squadre vorranno imporsi, dire la loro e portare a casa il risultato. Ci giochiamo tanto, ma non tutto". "Il giorno di riposo? Era giusto staccare dopo tanti impegni - ha aggiunto -. Mi fido della mia squadra". Poi sull'ipotesi Milan-Como a Perth: "Io non mi lamento mai. Sono opportunità per dimostrare che siamo dei professionisti".
LA CONFERENZA DI CHIVU
Affrontare il Napoli
"Si affrontano la squadra Campione d'Italia con la squadra vice-campione d'Italia. Le ambizioni sono altissime. Sarà una gara combattuta in cui entrambe le squadre vorranno dire la loro e portare a casa il risultato"
La risposta della squadra
"Non si possono fare paragoni con l'anno scorso, ma bisogna guardare cosa è accaduto. Una squadra ha vinto il campionato e l'altra no. E' presto per decidere il titolo, ma la rivalità c'è. E' una partita dove due squadre vorranno imporsi e dimostrare la loro ambizione"
Un giorno di riposo prima del Napoli
"A me sembra normale un giorno di riposo. E' il miglior allenamento per la squadra. Veniamo da un periodo con tani impegni e in cui molti han fatto anche dieci giorni di ritiro con la nazionale. Mi sembrava il minimo dare un giorno di riposo per staccare un po' e stare insieme alle famiglie. A volte non bisogna sempre pensare al calcio. Mi fido della loro professionalità e della loro responsabilità. Si gioca tanto"
Ostacolo Napoli
"E' una gara importante. Non dobbiamo negare la realtà. Sono importanti i punti per muovere la classifica e determinare il cammino di una stagione. Ma è presto. Tante squadre hanno già due sconfitte. Il Milan ha solo una sconfitta, ma ha qualche pareggio. Si va avanti, è solo l'ottava giornata. Bisogna capire l'importanza di questa gara. Si gioca tanto, ma non ci si gioca tutto. Serve spirito, convinzione e consapevolezza. A Napoli l'ambiente non sarà a nostro favore e dovremo essere preparati a livello mentale e fisico per fare una grande prestazione"
Vivere gare scudetto da tecnico dell'Inter
"La mia esperienza mi ha insegnato che tute le gare van trattate allo stesso modo per dare continuità agli obiettivi di una squadra. Non ci si può permettere il lusso di considerarsi superiori. Con questo approccio non si vincono campionati o trofei. Perché poi arrivano le gare importanti e non si sa come fare ad affrontarle nel modo giusto. Serve rispetto per se stessi, per i compagni e per l'avversario. Una vittoria non è mai scontata e bisogna meritarsela in campo gestendo anche i momenti di difficoltà"
Lautaro con Bonny e con Esposito
"Non cambia niente, sono solo numeri. Ho quattro attaccanti compatibili e posso mischiarli senza cambiare il rendimento della squadra. Sono generosi e lavorano per la squadra. Mettono il gruppo davanti a tutto. Non esistono coppie migliori per me. L'han dimostrato finora che sanno stare insieme senza pestarsi i piedi"
Su Milan-Como a Perth
"Io ho imparato a non lamentarmi. Non vedo fantasmi. Lamentarsi è uno spreco di energie, bisogna anche guardare il lato positivo se c'è. Io ho fatto un'amichevole in Libia e non mi sono lamentato. Sono opportunità per dimostrare che il calcio è internazionale e che siamo dei professionisti. Poi sta a un allenatore e a una società gestire risorse ed energie. Impareremo anche a fare cose per il bene della squadra magari con qualche giorno di riposo"
Pochi gol in Serie A
"Sono tanti anni che sono qui. In Italia non è mai facile fare gol. Non mi sembra un problema, vuol dire che le squadre e le partite sono ben preparate. All'estero magari c'è meno preoccupazione da questo punto di vista, ma più attenzione al gioco della propria squadra. Si pensa a giocare e non a giocare contro. Il calcio italiano non è scaduto o è in ritardo rispetto ad altre realtà. E' solo un modo diverso di interpretare il gioco visto che tanti allenatori sono ben preparati"
Voglia di rivalsa di qualche giocatore?
"Non credo. Conte è stato qui cinque anni fa e nel frattempo con Inzaghi si è vinta la seconda stella e abbiamo giocato due finali di Champions. Sono passati degli anni tra alti e bassi e nessuno ha bisogno di motivazioni in più perché c'è Conte da affrontare. Siamo l'Inter, rispettiamo quello che siamo diventati. Sappiamo chi siamo e chi vogliamo essere. Vogliamo fare una grande stagione e portare avanti il progetto"
Luis Henrique
"Anch Diouf ha giocato poco. Sono due ragazzi che si allenano bene e sono di qualità. Hanno margini di crescita. Oggi non li reputo ancora pronti per il calcio italiano e mi prendo la responsabilità. Con tante gare vicine in questo periodo ho passato meno tempo con loro, ma si sono sempre impegnati. Sono due giocatori validi che prima o poi riusciranno a sbloccarsi dal punto di vista mentale. Hanno qualità e arriverà il loro momento"