Spalletti: "Lautaro è pronto, lui e Icardi simili. Futuro? La Champions e poi tutto di conseguenza"

Il tecnico nerazzurro prima della trasferta di Frosinone: "D'accordo col club, da qui alla fine nessun rimorso"

  • A
  • A
  • A

Icardi o Lautaro? Oppure tutte e due assieme a guidare l'attacco nerazzurro? E i diffidati, D'Ambrosio e Skriniar su tutti, riposano in vista dell'impegno successivo con la Roma o no? Senza domenticare che a rischio squalifica ci sono anche Politano, Gagliardini e lo stesso Lautaro. Tanti i dubbi per l'Inter che va a Frosinone ma poche le risposte pienamente chiarificatrici da parte di Spalletti in conferenza stampa: "Lautaro sta bene - ha detto alla vigilia il tecnico interista - è pronto a giocare dal primo minuto". Impossibile però strappargli altro, se non un "lui e Icardi per me sono attaccanti simili" che tiene vivo il ballottaggio. Diverse, invece, le parole riguardo il futuro: l'Europa, quella dei grandi, sarà la discriminante da qui a giugno. "Con la società siamo d'accordo, da qui alla fine non bisogna avere rimorsi: raggiungiamo la Champions e tutto il resto verrà come conseguenza".

LA CONFERENZA DI MISTER SPALLETTI Mister Spalletti, partiamo da Lautaro Martinez: come sta? Ha recuperato? E' pronto?
"Sta bene, ha recuperato pienamente. Ha svolto gli ultimi allenamenti con intensità ed è pronto a giocare dal primo minuto".

Con il Frosinone dunque torna Martinez tra i disponibili. Nei cinquanta giorni senza Icardi, che ha altre caratteristiche rispetto al compagno, il gioco dell'Inter è cambiato. E' stata la squadra a riassettarsi sulle qualità di Lautaro o viceversa?
"Quando si è top player si trova la soluzione a tutte le situazioni. A me Lautaro e Icardi sembrano abbastanza simili. Sono due punte d'area, due attaccanti centrali, uno più bravo a fare una cosa e uno l'altra. E' chiaro che Mauro è più bravo ad attaccare la porta, ma per trovare le differenze bisogna andare a cercare il pelo nell'uovo. Riadattarsi è stato abbastanza naturale".

Cosa teme della partita di domani? Cosa le fa paura del Frosinone?
“Temo innanzitutto Baroni, ha tenuto in piedi la situazione e ha fatto vedere di essere un ottimo allenatore e anche un grande psicologo in momenti delicati, in una posizione di classifica non facile. La squadra è in salute, altrimenti non vinci a Firenze contro la Fiorentina. Sono nelle condizioni di fare il risultato contro di noi. Se poi ci si aggiunge il fattore campo e il pubblico che in quel contesto ha una rilevanza importante, si fa la somma delle difficoltà che incontreremo”.

Molti diffidati tra i suoi uomini: ne tiene conto in chiave formazione?
“Bisognerebbe succedesse qualcosa di incredibile perché si venga penalizzati in base alle scelte fatte, altrimenti è una cosa a cui bisogna andare incontro. Prima o poi qualcuno di questi sei verrà ammonito, prima o dopo cambia poco. Sarà sempre un'assenza importante”.

Ma se sono simili come ha detto, in base a cosa sceglie se far giocare Lautaro o Icardi?

“In base a cosa sceglierò? I motivi della scelta sono gli stessi che mi spingono a scegliere tra tutti gli altri calciatori di cui dispongo. Si fanno sempre gli stessi ragionamenti”.

Cosa pensa delle parole di Nainggolan che ha detto di sentirsi in debito con lei?
“Non è in debito con me. Se dovesse effettivamente sentirsi così, ci si mette in mezzo l'Inter. E' l'Inter da mettere davanti a tutto. Le sue attenzioni devono andare in questa direzione, se vuole avere a cuore qualcosa, questa è l'Inter. Non deve pensare a me".

In questi giorni ha avuto modo di incontrarsi con la società e pianificare già la prossima stagione?
“Con la società ci siamo incontrati e abbiamo deciso che non possiamo avere rimorsi per questo finale di campionato. Viene tutto in conseguenza di questi ultimi risultati. Ci siamo incontrati come filosofia di pensiero, dobbiamo fare tutto per andare in Champions League, che è ciò che interessa a tutti ed è il vero tesoro di tutti. Siamo in sintonia per quello che deve essere fatto da qui alla fine, il resto viene di conseguenza".

Pensa che questa, visto anche lo scontro tra Milan e Lazio, possa essere una giornata chiave nella corsa Champions?
“Da qui in avanti saranno tutte partite difficili da affrontare, in cui le nostre avversarie potranno trarne vantaggio. Noi dobbiamo guardare a noi stessi, senza fare calcoli. Abbiamo dimostrato di essere in condizione di vincere le partite, al di là del nome dell'avversario. Quello che è importante è il peso del carattere e della mentalità che si mette all'interno delle partite".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti