Spalletti: "Futuro con Icardi? Nessun problema, le sue foto non mi interessano. Ora però l'Udinese"

Il tecnico nerazzurro: "Fondamentale vincere, ci sono tanti intrecci: fino alla Lazio tutte in corsa per la Champions"

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Chissà se quei miseri tre punti messi assieme nelle ultime quattro partite casalinghe peseranno sul computo europeo oppure no. Di certo c'è che il ko con la Lazio e i pareggi con Atalanta, Roma e Juve hanno riportato l'Inter nel gruppone Champions: certo, c'è ancora un piccolo margine di vantaggio, ma per Spalletti non è più assolutamente tempo di passi lenti. Fallire a Udine, dove fra l'altro l'Inter ha vinto in sette delle ultime apparizioni, significherebbe con tutta probabilità essere risucchiati in piena bagarre Champions: "Ma tutte e quattro le prossime partite saranno decisive - ha sentenziato il tecnico nerazzurro nella conferenza stampa della vigilia - ci sono tanti intrecci e possono succedere tante cose: per me fino alla Lazio siamo tutti in corsa". Una Champions decisiva anche il futuro. Il suo futuro, che magari dipende anche da quello di Icardi: "Il mio futuro è il Friuli... Detto questo io non ho problemi ad allenare nessuno giocatore". Icardi che questa settimana ha fatto nuovamente parlare di sè per le foto hard assieme alla moglie Wanda Nara pubblicate sui suoi profili social: "Ma a me - ha gliassato Spalletti - questo non interessa. A me interessa che quando viene qui sia vestito da Inter".

LA CONFERENZA DI SPALLETTI ALLA VIGILIA DELL'UDINESE In chiave Champions, quella di Udine può essere la partita decisiva, visto anche il calendario delle ultime tre giornate di Serie A?
"Lo possono essere tutte, bisogna poi valutare i punti dei nostri avversari e ne abbiamo molti perché ci sono sei squadre che possono arrivare terze o quarte. Quindi dobbiamo affrontare queste partite nella maniera giusta. Giocare in casa di una squadra che lotta per la salvezza a quattro giornate dalla fine è come affrontare uno scontro diretto, per il livello di difficoltà. Abbiamo una partita difficile ma proprio per l'importanza dell'obiettivo diventa fondamentale vincere".

Mister, le hanno dato fastidio le foto postate da Icardi sul suo profilo instagram? Le avrebbe dato fastidio se un compagno ai suoi tempi le avesse fatte?
"Non so esattamente a cosa si riferisca ma so che quando Icardi viene qui ad Appiano è vestito da Inter, e a me interessa quello".

Ripensando alla scorsa partita, quanto la rassicurano quei 60 minuti giocati contro la Juve?

"Dipende sempre da cosa ci si mette poi in settimana. Per me abbiamo giocato bene anche contro la Roma, ma dipende cosa ti metti nella testa verso la partita contro l'Udinese. E' importante dare la stessa importanza a questa partita per prestazione e risultato. A volte succede involontariamente di fare delle differenze e probabilmente quei cali di tensione di cui abbiamo parlato ogni tanto in questi due anni sono figli di quel modo di ragionare".

Ultimamente l'Inter è andata peggio in casa e meglio fuori. Che differenze ci sono? Perché?
"Nel modo di fare il mio mestiere nessuna. Ci possono essere delle letture sull'impostazione della squadra avversaria che a volte sono differenti ma dipende sempre da quel che propone l'avversario, il nostro atteggiamento è sempre lo stesso".

L'anno scorso dipendevate offensivamente da Perisic e Icardi, quest'anno avete trovato gol alternativi ma avete ancora difficoltà a segnare. Cosa serve per migliorare l'anno prossimo? Giocatori nuovi o qualcosa dal punto di vista tattico?
"Per il mio modo di pensare dire che siamo dipendenti da un calciatore non mi trova d'accordo. Non era così nemmeno prima. Cosa bisogna fare? Bisogna portare sempre più pressione, bisogna andare a giocare nell'area avversaria perché lì possono succedere cose inaspettate che ti possono dare vantaggio. Quel che succederà il prossimo anno lo andremo a vedere cercando di fare delle scelte autentiche, di quelle chiare dove si riconosce il percorso da fare e dove si vuole andare".

Come si sono allenati questa settimana Lautaro e Icardi? C'è un favorito per domani?
"Questa settimana si sono allenati quasi bene tutti"

Torniamo su Icardi? L'astinenza da gol prosegue, lui è forte di testa, ma la cosa come può influire sul giocatore?
“Sono successe cose che magari possono averlo limitato. Il suo grande pregio è questo equilibrio, io l'ho conosciuto così e lo ritrovo sempre nello stesso modo. Ha uno spessore ripetuto per comportamenti e modi di fare. Sono comportamenti che danno buone notizie. Voi lo vedete nel migliore dei modi come modo di fare e pensare e potrà riprendere e migliorare le sue performace”.

Tra le avversarie per la Champions ce ne è qualcuna che teme di più?
"No perché ci sono alcuni intrecci di partite. Fino alla Lazio ci sono tutte. Abbiamo visto contro di noi che sono una buona squadra. Ci sono anche intrecci con squadre che lottano per la salvezza, mi è impossibile vedere cosa possono raggiungere l'Atalanta, il Torino, il Milan".

Parlando del suo futuro si dice che sia sempre legato a quello di Icardi, nel senso di o l'uno o l'altro...
"Il mio futuro si chiama Udinese-Inter e poi Chievo e via via fino al finale. Il mio futuro non è un calciatore o un altro, non ho nessun problema ad allenare e far giocare qualsiasi calciatore, il futuro è l'Inter, è lavorare, è dedicarsi alla squadra"

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