SAMPDORIA-INTER

Serie A, Sampdoria-Inter 1-3: Conte ancora a punteggio pieno

A Marassi a segno Sensi, Sanchez (espulso a inizio ripresa) e Gagliardini. In mezzo un gol di Jankto

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Continua in Serie A la marcia "perfetta" dell'Inter. A Marassi la squadra di Conte batte 3-1 la Samp, risponde alla Juve e resta in vetta alla classifica a punteggio pieno. Nel primo tempo i nerazzurri dominano e passano in vantaggio grazie a Sensi (20') e Sanchez (22'), poi nella ripresa il Niño Maravilla si fa subito espellere e i blucerchiati accorciano con Jankto (55'). Di Gagliardini (61') poi la rete che chiude il match. 

LA PARTITA

Consapevole, feroce e cinica. L'Inter targata Conte non fa prigionieri e continua a vincere. Nonostante il fiato sul collo della Juve, i nerazzurri si aggiudicano il delicato testa-coda con la Samp giocando tutta la ripresa in dieci e avvicinandosi nel migliore dei modi alla sfida col Barcellona e al big match con i bianconeri. Un risultato importante per l'Inter. Sia da un punto di vista aritmetico, sia psicologico. Con l'autostima a mille, infatti, gambe, piedi e testa difficilmente tradiscono. E la gara di Marassi, nonostante il profondo turnover di Conte e i 45' in dieci, conferma tutto. Compresa la fragilità della Samp, ancora invece alle prese con una rivoluzione tecnica complicata e manovre societarie che disturbano la squadra e tolgono energie.  

Con Bastoni sulla sinistra, Sanchez accanto a Lautaro e Gagliardini in mediana, al Ferraris il primo tempo è un monologo nerazzurro. Meno potente e muscolare, ma più mobile e dinamica, l'Inter parte forte, sfruttando la rapidità degli attaccanti, la sicurezza nel palleggio da dietro e gli inserimenti di Candreva. Un forcing che sorprende e devasta la Samp, presa subito d'assalto per vie centrali e sugli esterni. Con Sensi e Brozovic padroni del centrocampo, il primo squillo arriva su uno svarione di Chabot che Lautaro non riesce a sfruttare. Poi la l'organizzazione nerazzurra prende il sopravvento e, dopo venti minuti di gioco, arriva la spallata che segna la gara. In due minuti gli uomini di Conte aggrediscono alti e piazzano due ganci devastanti con Sensi e Sanchez. In controllo, l'Inter gioca a memoria palleggiando basso e verticalizzando senza difficoltà. Una manovra avvolgente e precisa, che annichilisce la Samp e trasforma la partita in un tiro al bersaglio verso la porta di Audero. Sensi, Lautaro e Brozovic provano ad arrotondare il risultato, ma non riescono ad affondare il colpo e il primo tempo si chiude con la banda di Conte in pressione. 

Nella ripresa Di Francesco passa al 4-4-2, ma è il Niño Maravilla a cambiare la gara. Già ammonito, dopo una clamorosa occasione sbagliata da Lautaro, il cileno simula in area, rimediando subito il secondo giallo del match e lasciando l'Inter in dieci. Un'ingenuità che la Samp sfrutta accorciando le distanze con Jankto, bravo a battere Handanovic con un bel diagonale, ma che non mina le certezze nerazzurre. In inferiorità numerica, Conte getta infatti nella mischia Lukaku, D'Ambrosio e Barella, rimettendo a posto l'assetto dalla squadra e la partita. Dopo un'invenzione di Brozovic, ci pensa Gagliardini a riportare avanti l'Inter di due gol con la complicità di Audero. Poi nel finale c'è spazio per l'assalto blucerchiato e le ripartenze nerazzurre. Da una parte Audero ferma un cucchiaio da due passi di Lukaku, dall'altra Handanovic vola invece su un bolide di Vieira e Quagliarella sbaglia da buona posizione. Sono gli ultimi lampi di un match che poi non cambia più. Anche in dieci, l'Inter di Conte è un carro armato. In nerazzurro solo Herrera ha fatto meglio a inizio stagione nel '66-'67 arrivando a sette gare vinte di fila. Per la Samp invece è sempre più notte fonda all'ultimo posto in classifica.  

LE PAGELLE

Chabot 5: lento e impreciso. Lautaro ha un altro passo e lo soffre. Nel primo tempo scivola e rischia grosso, un po' meglio nella ripresa con la difesa a quattro. 
Jankto 6: in mezzo al campo i blucerchiati perdono il confronto con Sensi, Brozovic e Gagliardini, ma il ceco ha il merito di provare a riaprire il match.
Quagliarella 5,5: servito poco e male, nel primo tempo sbatte contro De Vrij. Meglio nella ripresa in superiorità numerica, ma non trova nè lo spazio, nè la giocata giusta per fare male. 
Sanchez 6:  media esatta tra il sette per la prestazione del primo tempo e il cinque per la simulazione che gli costa il secondo giallo a inizio ripresa. Lascia l'Inter in dieci e macchia l'esordio da titolare con gol.
Sensi 7: certezza nerazzurra. Detta i tempi, strappa e va al tiro. Gol (con deviazione considerata ininfluente di Sanchez) e assist. Sempre nel vivo del gioco
Brozovic 7: gestisce il traffico e dà ordine. Quando serve, inventa. Come sull'imbucata per Gagliardini che mette in cassaforte la gara. Se l'Inter gira, gran parte del merito è suo
Lautaro 6,5: idee buone e tanto lavoro sporco. Rientra e crea spazio per gli inserimenti, poi si butta nello spazio. Lotta, corre e fa la sponda. In zona gol però serve più lucidità.

IL TABELLINO

SAMPDORIA-INTER 1-3
Sampdoria (3-5-2): Audero 5,5; Bereszynski 5,5, Chabot 5, Colley 5,5; Depaoli 5,5 (11' st Bonazzoli 6), Linetty 5,5 (28' st Caprari 6), Ekdal 5 (24' st Vieira 6), Jankto 6, Murru 5,5; Quagliarella 5,5, Rigoni 5.
A disp.: Falcone, Raspa, Augello, Barreto, Ramirez, Thorsby, Regini, Ferrari, Leris. All.: Di Francesco 5
Inter (3-5-2): Handanovic 6,5; Skriniar 6, De Vrij 6,5, Bastoni 6; Candreva 6,5 (12' st D'Ambrosio 6), Gagliardini 6,5, Brozovic 7, Sensi 7 (16' st Barella 6,5), Asamoah 6; Sanchez 6, Lautaro Martinez 6,5 (11' st Lukaku 6,5). 
A disp.: Padelli, Godin, Vecino, Lukaku, Ranocchia, Politano, Lazaro, Borja Valero, Dimarco, Biraghi. All.: Conte 7
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 20' Sensi (I), 22' Sanchez (I), 10' st Jankto (S), 16' st Gagliardini (I)
Ammoniti: Rigoni, Linetty (S); Bastoni, Skriniar (I)
Espulsi: 1' st Sanchez - doppia ammonizione


LE STATISTICHE

•    Per la seconda volta nella sua storia, l’Inter ha vinto tutti primi sei incontri stagionali disputati in Serie A (la prima nel 1966/67, con Helenio Herrera).
•    Antonio Conte è il quarto allenatore nell’era dei tre punti a vittoria a vincere tutte le sue prime sei gare alla guida di una squadra in Serie A (dopo Ciro Ferrara con la Juventus nel 2009, Rudi Garcia con la Roma nel 2013 e Massimiliano Allegri con la Juve nel 2014).
•    Stefano Sensi ha preso parte attiva a cinque gol in questa Serie A (tre reti, due assist), almeno due in più di ogni altro giocatore dell’Inter.
•    Stefano Sensi ha preso parte attiva a due gol nello stesso incontro per la prima volta in Serie A.
•    Sette dei 13 gol in questa Serie A dell'Inter sono stati segnati con i propri centrocampisti.
•    Alexis Sánchez ha ritrovato la via del gol in Serie A 3121 giorni dopo il precedente (marzo 2011 contro il Cagliari, con l'Udinese).
•    La distanza tra il primo e il secondo gol dell’Inter è di appena 128 secondi: la minore tra due marcature nerazzurre nello stesso incontro di Serie A da marzo 2018, sempre al Ferraris contro la Sampdoria (92 secondi).
•    Cinque sconfitte per la Sampdoria in questo campionato: non ne aveva mai perse così tante dopo le prime sei gare stagionali in Serie A.
•    Roberto Gagliardini ha segnato tre dei suoi otto gol in Serie A allo stadio Ferraris.
•    Jakub Jankto ha preso parte attiva a tre reti in quattro gare da titolare in Serie A contro l'Inter (due gol, un assist).
•    Jakub Jankto (primo gol in Serie A con la Sampdoria) interrompe un digiuno di 31 incontri nella competizione - l'ultima rete prima di questa nell'aprile 2018 contro il Napoli, con l'Udinese.
•    Prima di Alessandro Bastoni (20 anni e 168 giorni) l’ultimo italiano più giovane a giocare da titolare con l'Inter in Serie A è stato Simone Pasa, nel maggio 2013 (19 anni, 118 giorni).
•    Karol Linetty ha disputato la sua 100ª presenza in Serie A.

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