Sensi più Brozovic, piedi buoni e gol: esordio convincente dell'Inter di Conte

I nerazzurri si impongono per 2-1 alla prima uscita stagionale contro il Casino Lugano

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Inizia con una vittoria per 2-1 la stagione dell'Inter di Antonio Conte, che vince contro il Casino Lugano nonostante le molte assenze e un 3-5-2 ancora in fase di rodaggio. Le buone notizie non mancano, però, soprattutto grazie a Stefano Sensi che porta in vantaggio i nerazzurri al 25' con un gran gol. Il raddoppio è firmato al 45' da Marcelo Brozovic. Nel finale segna Kryeziu, che all'87' sfrutta un erroraccio di Dalbert. Striscione per Mihajlovic sugli spalti.

Nasce all'insegna di Marcelo Brozovic e soprattutto Stefano Sensi la nuova Inter di Antonio Conte, che nella prima uscita stagionale batte per 2-1 il Lugano davanti a un pubblico che non dimentica Sinisa Mihajlovic, costretto a fermarsi per combattere la sua battaglia contro la leucemia: "Sinisa tieni duro", si legge infatti in uno splendido striscione sugli spalti. Il tecnico nerazzurro vara il 3-5-2 che tanti successi gli garantì ai tempi della Juventus, e le diverse assenze lo costringono a provare più di un uomo in ruoli non esattamente congeniali: i tre dietro sono De Vrij e Skriniar accompagnati dal laterale D'Ambrosio, curiosità anche per i due esterni di centrocampo Candreva e Perisic, cui sarà richiesto anche parecchio sacrificio in fase difensiva. Giovanissimo il tandem offensivo composto da Esposito e Longo, mentre in cabina di regia c'è il volto nuovo Stefano Sensi.

Il primo a creare grattacapi al portiere del Lugano Baumann è Longo, ma l'Inter va concretamente vicino al gol per la prima volta al 17' e proprio su un'azione impostata dai due esterni: Candreva lavora la palla sulla destra e cerca dalla parte opposta Perisic, il croato di testa alza troppo la mira. Sensi mostra tutte le sue qualità con un assolo per vie centrali fermato con le cattive da Custodio del Lugano, quindi al 25' arriva il primo gol nerazzurro dell'anno: lo segna proprio Sensi, grazie a un controllo da campione e un bolide da fuori area che non lascia scampo al portiere del Lugano. L'Inter, segnato il gol del vantaggio, punta a trovare automatismi di squadra e non accelera le operazioni, tanto che per vedere altri due tiri in porta bisogna aspettare il 36': bravissimo Baumann sia su Gagliardini che su Perisic. Pochi secondi dopo De Vrij trova la via del gol sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma il Var (presente anche in questa amichevole prestagionale) annulla per fuorigioco influente di D'Ambrosio. L'Inter però vuole il raddoppio prima dell'intervallo e lo trova al 45' con Brozovic, che servito da Perisic libera un siluro su cui Baumann nemmeno si muove.

Dopo un primo tempo a sole tinte nerazzurre, nella ripresa si vede anche il Lugano. E Conte può sorridere per la dedizione mostrata da Brozovic e Sensi, che dopo i gol segnati si rendono utili anche dietro. Poi torna pericolosa anche l'Inter: Longo tenta l'assolo ma viene chiuso, poi Baumann evita guai anticipando tutti su un cross di Perisic. Bottani ha la grande occasione per accorciare le distanze del Lugano, ma sbaglia l'impatto con il pallone su assist di Gerndt, quindi Sensi ci prova di nuovo dalla distanza: stavolta Baumann è puntuale e neutralizza. All'ora di gioco Conte rivoluziona la squadra: a parte Esposito e Padelli (subentrato a Handanovic dall'inizio della ripresa) cambiano tutti i giocatori in campo. L'Inter fatica a ritrovare gli equilibri, così a rendersi pericoloso è il Lugano con Rodriguez. Tra i volti nuovi per il Biscione c'è anche Lazaro, che al 70' è bravo a conquistarsi un calcio di punizione. Sei minuti dopo ne batte un'altra, su cui per poco Ranocchia non triplica di testa. Sempre Lazaro poi perde con un pizzico di leggerezza un pallone velenoso, ma il Lugano non ne approfitta. Finale infuocato: Marzouk cerca il gol in acrobazia per il Lugano, Lazaro punta la porta dimostrando grande personalità, ma poi sbaglia il tocco per Joao Mario. Quindi il gol del Lugano arriva, e lo segna Kryeziu all'87' sfruttando un erroraccio di Dalbert. Ma qualche segnale positivo per Conte, oltre ovviamente alla vittoria, è arrivato.

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