L'ANALISI

Più punti dell'Inter del Triplete: Conte si avvicina al traguardo

Con la vittoria di Parma i nerazzurri si portano a più 6 sul Milan e iniziano a intravedere un pezzetto di tricolore

  • A
  • A
  • A

I numeri non saranno tutto ma a volte valgono più di mille parole: 59 punti in 25 giornate (nell'anno del Triplete di Mourinho erano 55), da Atalanta-Inter dello scorso 8 novembre (18 partite, un girone intero), l'Inter ne ha messi insieme 47 e, nelle ultime 4 giornate, ha preso 8 punti sul Milan che ora è secondo a 6 lunghezze. Con tutti gli inevitabili scongiuri del caso, Conte, dopo la vittoria di Parma, vede il traguardo finale sempre più vicino. 

Due gli aspetti fondamentali emersi dalla trasferta del Tardini. Innanzitutto la capacità di rimanere in partita anche quando gli avversari sono molto più difficili da affrontare del previsto. Poi il cinismo nel sapere portare a casa tre punti anche nelle partite "sporche". Una qualità, quest'ultima, che ha sempre caratterizzato le squadre che hanno conquistato il titolo tricolore. Il resto lo fa l'organizzazione di gioco, la possibilità di ricorrere a uno spartito mandato a memoria e che, rispetto al passato, conosce anche tutta una serie di varianti che permettono ai nerazzurri di saper interpretare in modo diverso le fasi della partita.

La capacità, per esempio, di alternare il pressing o di attuare diversi movimenti nella costruzione del gioco. A Parma l'Inter ha lasciato le due punte a occuparsi dei centrali difensivi avversari, con Brozovic chiamato ad "alzarsi" per andare a prendere Brugman e con le due mezzeali che avevano il compito della scalata lunga per chiudere sugli esterni bassi. In fase di difesa posizionale, invece, Hakimi e Perisic si portavano in linea con i tre centrali costruendo un 5-3-2 difficilmente superabile. Nonostante questo, però, il Parma è riuscito a creare qualche fastidio nel primo tempo, anche se i nerazzurri hanno saputo costruire delle buone occasioni per passare in vantaggio. 

In fase offensiva, quando i padroni di casa erano già schierati, l'Inter ha sfruttato le avanzate di Skriniar e Bastoni che hanno permesso così ad Hakimi e Perisic di piazzarsi, in posizione esterna, praticamente in linea con la coppia Lukaku-Sanchez. Nella costruzione bassa, poi, in certi casi, era previsto anche l'abbassamento degli interni, Barella a destra ed Eriksen dall'altra parte, per consentire un ulteriore sfogo esterno alla prima impostazione. Tutta una serie di varianti, insomma, per sfuggire alle maglie strette degli avversari. Negli altri casi, quando c'è spazio, esiste sempre la soluzione della palla in verticale per la sponda, o l'azione personale, di Lukaku. 

L'organizzazione, poi, si sposa al valore di una rosa che può contare su una panchina di livello, visto che al Tardini sono entrati Darmian, Vidal e Lautaro Martinez. Ce n'è abbastanza per essere ottimisti, insomma, anche perché nelle 13 partite che mancano alla fine del campionato, l'Inter ha solo 4 scontri con le prime 7 della classifica, a partire dall'Atalanta lunedì prossimo a San Siro.     

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments