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Mkhitaryan: "Chivu bravo a farci voltare pagina. Per l'Inter tutto possibile"

L'armeno: "Troppa pressione su Pio Esposito, a lui e Bonny dico di essere più egoisti. Daremo tutto per riprenderci lo scudetto"

09 Ott 2025 - 08:28

Cominciamo dalla fine, da quella frase che, decontestualizzata dal concetto che aveva espresso, dopo il finale della scorsa stagione è diventata presto un meme dal quale fa ancora difficoltà a scrollarsi: "Avevo detto 'ingiocabili' ma anche che a volte ci sentivamo troppo forti perdendo concentrazione? Sì, è stato un problema evidente. Dobbiamo evitare di cadere in quell'errore ma resto dell'idea che se ci alleniamo bene e ci sacrifichiamo, per l'Inter tutto diventa possibile: non è arroganza, ma voglia". Firmato, se c'era bisogno di dirlo, Henrikh Mkhitaryan.

Il centrocampista armeno parla alla Gazzetta dello Sport, questo il pensiero sulla gestione Chivu: "Parto dal presupposto che cambiare fa bene. Da noi tutti sono aperti al cambiamento, se vuoi vincere devi adattarti e non lamentarti se no distruggi l'equilibrio di squadra. Cosa è cambiato da Inzaghi? Chivu è diverso, anche se certe cose che facciamo somigliano al passato. Andiamo più in verticale e cerchiamo la finalizzazione con più aggressività, anche se poi bisogna capire se e quando puoi farla perché dipende pure dall’avversario. Si tratta di dettagli, che poi però fanno la differenza".

"Cura i dettagli ed è meticoloso, gli allenamenti sono duri e intensi. Confondono tutti ma danno anche più stimoli. È stato bravo a farci voltare mentalmente pagina, il passato non si cambia ma il futuro si può scrivere" dice Mkhitaryan. A tal proposito: "Bisogna pensare positivo, per esempio nessuno deve credere in partenza che non avremo più la chance di giocare una finale di Champions. Anzi, devi avere più fame per riprovarci. E faremo di tutto per riprenderci lo scudetto anche la classifica dice che ci sono 5-6 squadre che possono vincerlo".

A 36 anni è logico dare consigli a chi è più giovane di lui: "Sucic è serio come me, si applica e ama imparare. Avrà un grande futuro, farà le fortune dell'Inter nei prossimi anni. Troppa pressione su Pio Esposito? Sì, e non mi piace. Gli serve il giusto tempo, vedrete che l'Italia si godrà questo tesoro. A lui e a Bonny dico di essere più egoisti: è giusto il lavoro per la squadra ma alla fine gli attaccanti sono valutati per i gol. Gli dico: siete voi che dovete farci vincere!".

Da un estremo all'altro: "Modric è un esempio per chi ama il calcio, secondo me ne ha ancora per 3-4 anni a livelli altissimo. Per quanto mi riguarda in generale voglio giocare a pallone il più lungo possibile. Ma a una condizione: che sia capace di dare ancora qualcosa, se no dirò arrivederci e grazie".