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Materazzi punge ancora la Juve: "Arriva sempre in finale e poi perde”

L'ex difensore dell'Inter in diretta social con Vieri: "Quello del 5 maggio sarebbe stato lo scudetto più bello"

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Dopo il post sullo scudetto sfumato sotto il diluvio di Perugia ("Un giorno bagnato di pioggia e di lacrime"), Marco Materazzi torna a pungere la Juventus durante una diretta instagram con l'amico Bobo Vieri in cui i due hanno parlato anche di Inter, Nazionale e del Triplete firmato Mourinho (10 anni fa esatti la vittoria dello scudetto a Siena): "Mou era un fenomeno. Il primo giorno arrivò alla Pinetina, non volava una mosca perché tutti avevano il terrore ma lui ci disse 'Oh, ma potete anche ridere!'. Da lì è stato uno spasso: con noi era un fratello, un padre e un figlio di putt... allucinante, ti ammazzava, ma si era creata grande empatia, tanto che nessuno si è mai permesso di pensare qualcosa di diverso da lui". 

"Una volta disse ad Adriano 'Tu non giochi più', perché era tornato tardi da una serata - continua Materazzi - La partita dopo era titolare in un derby con il Milan e fece una grande prestazione. Dopo una partita persa a Catania ci fu uno dei momenti più difficili, prese di mira soprattutto Balotelli. Poi una volta se la prese con Toldo che non giocava mai, gli disse 'Francesco non sei più lo stesso!'. E lui rispose: 'È vero, mister!'. Dopo tutto questo andammo a Londra col Chelsea e giocammo alla grande. Facevamo degli allenamenti bellissimi, eravamo organizzati oltre che forti. La società gli mise a disposizione una squadra straordinaria e lui mise mano dove doveva".

BARCELLONA-INTER - “Quando a Barcellona è stato espulso Thiago Motta ci disse: 'Ragazzi noi ci alleniamo 7 contro 5, 9 contro 5... Qui siamo 11 contro 10, non pensiamo di partire dal portiere, diamola lì, lunga da Julio e difendiamoci 11 contro 10 e infatti ce l'abbiamo fatta ma perché eravamo organizzati. Eravamo forti, avevamo cambiato molto, avevamo preso Eto'o, Lucio, Milito, Snejider. Vincevano uno scudetto da soli”.

Decisivi in quel Triplete furono soprattutto Milito ed Eto'o: “Eto’o aveva fatto il Triplete l'anno prima, stimolarlo non era facile. José sai quanti messaggini gli avrà mandato per dirgli 'ti hanno scambiato pensando di migliorare, mandandoti qui che non abbiamo vinto', poi è arrivato qui e ci ha fatto vincere il Triplete. Penso che quell'anno lui era disposto a tutto. Lui ha vinto due triplete di fila, cose che forse non capitano a nessuno. Lui c'è riuscito con due squadre diverse. Cose di altra categoria". “Milito penso che abbia perso tempo. Con tutto il rispetto per tutte le squadre in cui ha militato, però era un giocatore che poteva giocare tantissimi anni in grandi squadre perché era intelligente, forte, molto molto umile, e faceva sempre gol”.

Parlando di Triplete è impossibile non pensare alla Champions e qui matrix punge: “Cosa sarebbe successo in caso di tre ko a Siena, in Coppa Italia e a Madrid? Io mi sarei ammazzato. Quando non vinci e arrivi secondo… Lo sai meglio di me. È già difficile arrivarci, la Juve arriva sempre lì e poi perde le finali. Ma è difficile arrivarci. Io ho perso il 5 maggio e qualche finale di Coppa Italia, ci vuole fortuna. La Champions vale due campionati: finisce a dicembre e a febbraio è un’altra cosa”.

A proposito del 5 maggio l'ex difensore ha dichiarato: “Io lo dico sempre, non me ne vogliano i tifosi della Juve, ma quello del 5 maggio sarebbe stato lo scudetto più bello, perché inaspettato. Perché arrivavi da degli anni ancora peggiori. Poi piano piano avevamo costruito, erano arrivati tanti giocatori. Poi purtroppo è andata come è andata, merito a chi l'ha vinto e pace per loro. Però era il più bello, eravamo forti, c'erano tanti italiani che non guasta mai. C'erano tanti stranieri ma c'era una colonna vertebrale italiana che fa sempre tanto, non a caso la Juve è così forte perché ci sono stati tanti italiani”.

In caso di ripresa del campionato, la sfida sarà ancora tra bianconeri e nerazzurri: “L’Inter sta facendo tanto, ma la Juve è ancora superiore. Bisogna dirlo, altrimenti sembriamo quelli che fanno i grossi dietro la tastiera. Loro hanno lavorato bene negli anni, ma sono sicuro che arriveremo anche noi. Quest'anno è mancato qualcosa negli scontri diretti, ma se ricomincia il campionato non è detto niente eh. A porte chiuse poi, è un altro campionato. Vedremo. Poi che vinca il migliore”.

Infine un rammarico a tinte azzurre: “Vista la mer… che abbiamo mangiato noi negli anni 2000, mi sarebbe piaciuto se tu ci fossi stato nel 2006 ma anche nel 2010 (dice rivolto a Vieri, ndr), purtroppo però ci siamo separati prima. Sono sicuro che saresti stato uno di quelli che nel 2010 avrebbe giocato. Saresti stato meglio di qualche altro che invece c’era”.

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