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Marotta: "Senza plusvalenze le big italiane non presenterebbero un bilancio adeguato"

Il presidente dell'Inter: "Siamo un campionato di transizione. Nuovo San Siro? Il rogito a novembre"

07 Ott 2025 - 14:26

Ospite d'eccezione alla presentazione del libro 'Il calcio del futuro, tra intelligenza artificiale e azioni ecosostenibili' di Stefano Boldrini, Beppe Marotta, presidente dell'Inter, ha fatto il punto sul nuovo San Siro e ha parlato dello stato di salute del calcio italiano. "Oggi abbiamo conquistato un posizionamento importante: possiamo dire che possiamo costruire uno stadio nuovo, che deve rispondere alle esigenze di modernità, nel rispetto dei cittadini, di un senso civico, etico e di una sostenibilità ambientale - ha detto il dirigente nerazzurro - Di più non dico, siamo in una fase burocratica interlocutoria; ora dovremo procedere all'acquisizione del vecchio San Siro e delle aree limitrofe, a breve, nel mese di novembre, faremo il rogito. Poi servirà la fase progettuale nella quale dovrà esserci il rispetto dei criteri a cui facevo riferimento prima". 

Sull'arrivo di Modric che a 40 anni detta legge nel calcio italiano. "Preoccupante no, io vedo in Modric uno spot positivo per il calcio italiano. I nostri figli e nipoti si innamorano vedendo un giocatore del genere, magari vogliono ripetere le sue gesta in allenamento. La china del nostro calcio è in discesa, oggi il nostro campionato è di transizione, non è più l'Eldorado degli anni 2000, quando avevamo il miglior ranking ed eravamo molto competitivi. I club compravano i campioni giovani e li tenevano fino a fine carriera. Oggi arrivano nella fase calante. Il Real Madrid ha preso Mastantuono a 60 milioni di euro, le italiane se prendono un 2004, un 2005 o un 2006 spendono 30-35 milioni al massimo. Il mercato di acquisizione è molto limitante. Poi c'è un altro fattore, i grandi club come Inter, Milan, Juventus, Roma, Napoli e Atalanta sono ricorsi alle plusvalenze. Nel 2000 era raro vedere i club che vendevano i giocatori, oggi senza ricorrere alle plusvalenze non saremmo in grado di presentare un bilancio adeguato. È la grande differenza ed è dovuta al fatto che i loro diritti tv all'estero sono stati venduti a 10 volte quanto li abbiamo venduti a 10 volte quanto li abbiamo venduti noi".

Su Milan-Como che si disputerà a Perth. "Ci sarà un periodo nel quale San Siro non sarà disponibile. La scelta del Milan e del Como è quella di fare un'esperienza che può servire anche per capire quale sarà l'effetto dal punto di vista economico. Se la analizziamo dal punto di vista di impatto etico e sociale è evidente che si sottrae una partita importante ai tifosi del Milan e del Como, ma deve essere vista come una necessità dovuta a una causa di forza maggiore, è una sperimentazione che porterà a valutazioni che faremo dopo".

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