IL PUNTO DI VISTA

Lukaku: "Hanno messo tutti in quarantena dopo che un giocatore della Juve era malato"

L'attaccante dell'Inter: "Il calcio mi manca, però adesso l'importante è la salute della gente"

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La salute prima di ogni cosa, anche del calcio. Romelu Lukaku ha le idee chiare sulla situazione coronavirus e lo stop al campionato, per l'attaccante belga dell'Inter, è la soluzione migliore: “La salute è la cosa più importante. Se la salute non é garantita al 100% perché dobbiamo giocare? Una volta appreso che un giocatore della Juve era malato hanno messo in quarantena tutti. Tutto ciò non é normale". Il campo non lo vedrà ancora per un po': "Mi manca, però ora conta solo la salute della gente".

L'impatto con l'Inter e il campionato italiano è stato impressionante: "Io vivo per fare gol. Ma se voglio aiutare la mia squadra, devo essere sempre pronto ad aiutare i miei compagni. Le statistiche personali hanno poca importanza - ha raccontato in diretta Instagram sul profilo della Puma -. Negli ultimi metri bisogna essere dinamici, attaccare lo spazio con i tempi giusti. Noi ci alleniamo molto, vediamo ogni giorno dei video con il fine di analizzare i nostri errori ed evitare di ricommetterli in futuro".

Lukaku non ha mai nascosto la passione per l'Inter e anche i suoi idoli hanno vestito il nerazzurro: "Ho amato Adriano, che con la maglia dell'Inter ha fatto grandi cose. I miei primi ricordi legati al calcio internazionale risalgono alla Coppa del mondo 1998: tempi in cui Ronaldo il Fenomeno dimostrava di avere una classe superiore. Poi è andato al Real Madrid. Per quel che riguarda la generazione successiva di attaccanti, in Europa ho ammirato Henry e Drogba".

Per ora però il calcio dovrà restare in secondo piano anche per il gigante belga: "Le priorità sono altre in questo momento - ha concluso -. Ciò che mi manca di più è il ritmo gara, la competizione con l'avversario, lo stadio pieno, l'affetto del pubblico. Sto sfruttando questo momento per analizzare le mie ultime prestazioni, anzi, più in generale tutto quello che ho fatto negli ultimi sei mesi. Si può sempre migliorare nel calcio".

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