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Il centrocampista croato stupisce alla prima a San Siro con assist e giocate stupende
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Inter-Torino è stata anche la partita di Petar Sucic, sorpresa più bella dell'esordio stagionale della squadra di Cristian Chivu. Dopo un precampionato in cui è stato schierato con continuità, a caccia di nuove soluzioni per il centrocampo nerazzurro, alla prima da titolare a San Siro il 21enne croato ha stupito tutti, impressionando con giocate, fantasia, piedi buoni e un assist alla... Modric. Un debutto a Milano opposto rispetto al connazionale che solo qualche giorno prima in maglia rossonera non era riuscito a lasciare il segno nel ko contro la Cremonese.
Il 5-0 ai granata fa di certo notizia, ma se è permesso andare oltre alla doppietta di Thuram e le reti di Bastoni, Lautaro e Bonny (all'esordio ufficiale in nerazzurro), una menzione speciale la merita proprio "Pero", sponsorizzato già da marzo dall'ex Fabio Cannavaro che lo aveva avuto alla Dinamo Zagabria. Il croato ci ha messo "solo" 36' per farsi notare, con un assist no look per il 2-0 di Thuram che ha strabiliato tutti. Un passaggio illuminante, un tocco alla Modric per una giocata di fino e chirurgica, il miglior modo per un bomber come Tikus per andare in rete.
Ma Sucic non si è di certo fermato lì, perché a suon di giocate e fantasia ha strabiliato e si è preso la scena. La cifra tecnica c'è e si vede, il classe 2003 con la sua visione di gioco ha mandato un chiaro messaggio al tecnico che può schierarlo da "tuttocampista". Insomma, da mezzala a regista a connettore tra i reparti, un po' come il "maestro" Modric. E i due hanno tanto in comune, dal passato alla Dinamo al presente a Milano, ma su sponde differenti e, soprattutto, con l'esordio che lascia un retrogusto nettamente diverso al 39enne di Zara. Un dolce, per Petar, che è destinato a prendersi il centrocampo nerazzurro con decisione. E se queste sono le premesse...