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Nella stagione 2011/12 un pareggio (contro la Roma) e due ko nelle prime tre partite. Ora la Champions, serve la svolta
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In casa Inter è scattato l'allarme: nell'era dei tre punti a partita (dal 1994/95), un inizio di campionato peggiore, con tre punti dopo tre giornate con già due sconfitte incassate - contro l'Udinese all'esordio in casa e nel big match di ieri sera all'Allianz Stadium contro la Juve - si è registrato soltanto nella stagione 2011/12. Allora la squadra nerazzurra, con Gian Piero Gasperini in panchina, partì con un clamoroso ko per 4-3 a Palermo, poi pareggiò 0-0 a San Siro contro la Roma e rimediò un'altra sconfitta shock a Novara che costò la panchina all'allenatore piemontese (in mezzo anche il flop nella fase a gironi di Champions League in casa contro i turchi del Trabzonspor). Gli subentrò Claudio Ranieri, sostituito a sua volta da Andrea Stramaccioni.
Una partenza complicata che per la squadra di Chivu vuol dire concretamente già sei punti di distacco dalle prime in classifica Juve e Napoli, a punteggio pieno. "Sono fiducioso e il futuro non mi preoccupa - le parole del tecnico nerazzurro dopo la sconfitta contro gli uomini di Tudor - Negli ultimi 20 anni non ricordo una prestazione del genere dell'Inter a Torino contro la Juve, purtroppo dovevamo gestire meglio i momenti della partita". Ma i toni negli spogliatoi sarebbero stati meno teneri nei confronti dei suoi giocatori e gli stessi concetti verranno ribaditi alla ripresa degli allenamenti in vista dell'esordio in Champions League di mercoledì sera ad Amsterdam contro l'Ajax. Sei gol incassati in tre giornate, con un Sommer con gravi colpe sui gol bianconeri e il peggiore dei nerazzurri all'Allianz Stadium e un Akanji (l'unico nuovo acquisto schierato titolare, con Diouf e Luis Henrique rimasti in panchina e Sucic che ben aveva impressionato all'esordio contro il Torino impiegato soltanto nel finale) che si perde Kelly e Thuram sui gol ma con l'attenuante di essere appena arrivato e di avere bisogno di tempo per entrare nei nuovi meccanismi. Un centrocampo in affanno che trova due magie di Calhanoglu. Ma il turco non basta. E un Lautaro Martinez sottotono tornato dagli impegni con la nazionale argentina appena 48 ore prima dalla sfida contro la Juve. Intanto ad Appiano è arrivata la dirigenza al completo: summit con Chivu e lo staff tecnico. Serve la scossa per il pronto riscatto: l'Inter non può più sbagliare.