L’ad nerazzurro alla presentazione di Simone Inzaghi: "Tifosi allo stadio? Giusto creare una via preferenziale per i vaccinati"
Nel giorno di presentazione ufficiale del nuovo tecnico dell'Inter Simone Inzaghi, ha preso la parola anche l'amministratore delegato del club nerazzurro, Giuseppe Marotta (a cui è appena stato prolungato il contratto fino al 2024), che ha tracciato un bilancio delle aspettative per la prossima stagione non senza sottolineare il momento particolare che vive il club: "Di sicuro l'Inter vuole continuare per volere della proprietà sulla falsariga della passata stagione - ha spiegato - guardando agli aspetti economici e quelli finanziari. La dirigenza intende comunque allestire la squadra più competitiva possibile".
"Siamo davanti ad uno scenario inquietante, che non ci lascia ben sperare - ha continuato l'ad nerazzurro - il mondo del calcio è in difficoltà, servono diversi miliardi di euro e gli azionisti dovranno metterli a disposizione. La nostra proprietà ha profuso 700 milioni di euro per solidità e continuità, oggi però la situazione è cambiata. Sono state fatte scelte dolorose, abbiamo dovuto cedere un asset importante come Hakimi, ma era necessario per la continuità".
"Ma il progetto dell'Inter continua - ha assicurato Marotta - oggi presentiamo il nostro nuovo tecnico con grande orgoglio, sappiamo che è il profilo più adatto e che impersonifica i valori di questo club: entusiasmo, lavoro e spirito votato ai successi. Non non sempre chi più spende più vince”.
"Siamo ansiosi di riavere il pubblico con noi - ha aggiunto poi accodandosi alla richiesta che la Serie A riparta con gli stadi pieni al 100% - avendo giocato senza tifosi posso dire che i momenti di tristezza non sono mancati. Esorto il nostro governo a riaprire gli stadi italiani sulla scorta dell'esperienza che verrà fatta in Premier League e in Liga".
C'è un dialogo aperto con la Lega per il ritorno dei tifosi? "Il dialogo è sempre la via migliore. Ci stiamo adoperando con i rappresentanti del governo per arrivare a un'apertura che penso sia dovuta visti i dati del contagio e dei vaccini. Credo che sia giusto creare una via preferenziale per i vaccinati, anzi potrebbe essere uno spot per chi non si è ancora vaccinato".
"Penso che i nostri governanti vogliano partire per gradi - ha aggiunto - Sicuramente è desolante immaginare di ripartire senza pubblico, noi come Inter abbiamo visto 100 milioni di euro in meno di introiti che pesano molto nell'economia del bilancio".