PARLA MAROTTA

Inter, Marotta: "Arnautovic ko? L'organico resta questo. Con Dimarco prolungheremo, delusione Lukaku"

L'ad nerazzurro a ruota libera su obiettivi e mercato: "Seconda stella la realtà, l'Europa un sogno"

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"L'infortunio di Arnautovic "dispiace perché si stava inserendo bene. Ma siamo certi che a mister Inzaghi non manchino le alternative, l'organico resta questo". Parole dell'ad dell'Inter Beppe Marotta, che esclude ulteriori interventi sul mercato in attacco per sopperire all'infortunio dell'attaccante austriaco. Capitolo Lukaku: "Ci siamo rimasti male perché c'era un rapporto caloroso, ma siamo stati bravi a trovare le alternative. Ormai fa parte del passato. L'Inter esiste da 100 anni ed è sempre andata avanti al di là di allenatori, calciatori e dirigenti". Sul rinnovo di Dimarco, autore del gol vittoria contro l'Empol,  la società è al lavoro: "Siamo sorpresi dalla sua crescita, il grande senso di appartenenza all'Inter del ragazzo l'ha senz'altro facilitata. Oggi è tra gli esterni più forti d'Europa". Inter tra realtà e sogni: "La realtà è che noi vogliamo vincere lo scudetto per mettere la seconda stella sulla maglia, l'Europa è un sogno che l'anno scorso si è quasi avverato. Da parte nostra c'è comunque l'obbligo di dare il massimo per tutti gli obiettivi". 

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Sul rinnovo di Inzaghi: "Oggi è la sua squadra, lui è il leader e i giocatori seguono le indicazioni". E su quello di Mkhitaryan: "Stiamo valutando tutte le situazioni ma non è questo il momento, a livello di strategia, per andare ad approfondire queste tematiche. Lo faremo al tempo giusto con il massimo rispetto. Partendo da un presupposto: quando un giocatore manifesta la volontà di rimanere, per la società è molto più facile".

SULL'ESORDIO IN CHAMPIONS
"La Real Sociedad è una squadra aggressiva, soprattutto in casa, e tecnica. In più mister Inzaghi ha deciso di applicare un po' di turn over. Ma va letta in positivo la reazione del secondo tempo, che ci ha permesso di riagguantare il risultato. E' questo l'aspetto che mi sento di esaltare". Sull'impatto dell'Arabia Saudita sul mercato. "È uno scenario nuovo che va ancora valutato bene. Nell'immediato abbiamo incassato molto, ma perso in competitività e qualità del nostro prodotto perché sono partiti tanti giocatori di caratura assoluta, un impoverimento che alla lunga può avere effetti negativi. Loro hanno tanti soldi, noi dobbiamo metterci la competenza a livello manageriale e di classe dirigente. Che però non si inventa, ma va coltivata con il continuo aggiornamento".

SPALLETTI E LA NAZIONALE
"Sono contento di Spalletti in nazionale, in lui vedo tanti valori positivi: entusiasmo, determinazione, tattica e la valorizzazione dei giovani. Penso che la scelta di Gravina si stata lungimirante e intelligente, ora noi club dobbiamo essere bravi a mettere a disposizione della nazionale dei calciatori competitivi. La Federazione deve diventare un punto di riferimento per la crescita dei nostri giovani". "Io avrei convinto Mancini a restare? Non lo so, quando ci sono scelte così decise è giusto rispettarle. Avrà avuto le sue ragiOni, ma non consideriamo Spalletti un ripiego".

CAPITOLO ARBITRI
"Arbitri? La classe arbitrale attuale è di tutto rispetto, considerato il contesto europeo e mondiale, è un organico ringiovanito, vedo però buoni arbitri e che sia rispettata anche dagli organismi internazionali". "Oggi il calcio è sempre più scientifico e tecnico, oggi abbiamo strumenti che riducono la partecipazione soggettiva dell'arbitro in campo. Normale che ci siano critiche, anche aspre, ma queste decisioni vanno comunque prese per il bene del calcio anche se lentamente".
 

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