L'INTERVISTA DOPPIA

Inter, Lukaku e Lautaro si raccontano: "Così abbiamo vinto lo scudetto"

Il belga: "Certo dello scudetto dopo l'Atalanta". Il Toro: "Cambiata la testa dopo derby e Champions"

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Nel corso di un'intervista doppia a Dazn, Romelu Lukaku e Lautaro Martinez raccontano la grande cavalcata scudetto dell'Inter. "Per me la partita dove abbiamo iniziato il percorso verso lo scudetto è stata quella contro il Sassuolo - ha spiegato il bomber belga - . Lì abbiamo cambiato il modo di giocare e cominciato ad essere più compatti. Dopo l'Atalanta mi sono ho detto: 'Ok, è finita. Ci siamo per lo scudetto".

Getty Images

"Dopo aver battuto la Juventus dovevamo ancora giocare contro Milan, Atalanta e Lazio - le parole di Big Rom -. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo vinto molti più scontri diretti: abbiamo dimostrato di essere più forti. Dopo la vittoria contro l'Atalanta mi sono detto: 'Ok, è finita. Ci siamo per lo scudetto'. Non potevo dirlo, ma l'ho pensato subito"

Lautaro racconta il primo incontro con il compagno di reparto. "Quando Romelu è arrivato io ero all'Inter già da un anno. Il primo giorno che l'ho incontrato mi ha detto: 'Ti farò segnare un sacco di gol'. Da lì è cominciato tutto".

Il Toro spiega la svolta della squadra. "Dopo la sconfitta contro il Milan e l'uscita dalla Champions abbiamo cambiato tanto la testa e il modo di lavorare perche' volevamo davvero vincere qualcosa. Alla fine pensavo che saremmo arrivati tutti più vicini in termini di punti, non immaginavo certo questa differenza. Tutto questo è incredibile anche per me, visto che sono sempre arrivato secondo...".

Lukaku e il rapporto con Barella. "Barella è la voce della squadra. Nicolò parla sempre. Io e lui litighiamo ogni giorno. A colazione andiamo d'accordo, poi appena ci avviamo verso il campo per l'allenamento cominciamo a stuzzicarci. Siamo un po' pazzi. Abbiamo bisogno di questo perché ci dà energia. Ogni squadra ha bisogno di giocatori pronti ad andare in guerra e noi di giocatori così ne abbiamo tanti". Parole al miele per Eriksen: "Eriksen è un artista. Mi ricordo il primo allenamento che ha fatto qui. Ha fatto due gol pazzeschi da fuori area. Io ho stoppato l'allenamento e ho detto 'Mister, va beh dai, possiamo fermarci quì".

Lautaro sottolinea l'importanza di Hakimi e Darmian. "È un personaggio, all'inizio ha faticato un po' (ride, ndr), ma ora si è integrato alla grande. Sta imparando l'italiano, si allena al massimo. È diventato molto importante. Darmian è un professionista, si allena sempre bene. Gioca a destra, a sinistra...Se glielo chiedi fa anche il portiere. Ragazzi come lui sono importanti nella squadra".

Sul rapporto con Conte. "A livello umano anche lui quest'anno è cresciuto. Quando sente la fiducia del gruppo dà ancora di piu'", ha dichiarato Lukaku. "Vuole migliorare ogni giorno, anche adesso. Abbiamo già vinto lo scudetto, ma lui continua ad essere carico per le prossime partite. Ci bacchetta entrambi. Anche quando l'arbitro dà il recupero e la partita sta finendo lui urla: 'Dai che è iniziata la partita, sveglia'", ha concluso Lautaro.

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