I nerazzurri se la sono giocata da squadra in casa dei più forti e Suning è pronto a investire per il futuro
L'Inter esce sconfitta, ma non ridimensionata dal ko subito in casa della Juventus, anzi. Dopo sette vittorie consecutive in campionato, i nerazzurri di Pioli sono caduti nel fortino bianconero, là dove praticamente nessuno riesce a vincere, ma lo hanno fatto lottando da squadra e confermando tutti i segnali incoraggianti degli ultimi mesi. Con la politica espansionistica promessa da Suning, quello di Torino può essere un punto di partenza.
Una sconfitta non può far piacere, questo è ovvio, ma c'è modo e modo di cedere i tre punti in casa della squadra più forte d'Italia, classifica alla mano. Contro la Juventus schierata con tutti gli assi in campo, l'Inter ha lottato su ogni pallone e - al netto delle polemiche arbitrali che non abbandoneranno mai il "Derby d'Italia" - c'è stata una partita fino al fischio finale. Pioli ha confermato di poter contare su un gruppo valido, compatto e che gli offre diverse soluzioni per le svariate tipologie di partita, e il rinnovato entusiasmo della piazza interista non può essere spazzato via da delusione e veleno del postpartita. Il gol di Cuadrado, arrivato in uno dei momenti migliori dell'Inter, ha fatto saltare il banco, ma i passi avanti compiuti nella gestione Pioli si sono confermati sul campo. La base c'è, al resto del campionato e al portafoglio di Suning tocca il resto per tentare l'assalto alla regina d'Italia.
Fondamentale sarà conquistare uno dei posti Champions, ma la politica espansionistica promossa dalla proprietà cinese non dipende esclusivamente da questo. Radiomercato parla di circa 400 milioni di euro da immettere con prepotenza sul mercato per costruire una grande squadra per competere in Italia e in Europa, e rinforzare una squadra che anche allo Stadium, nonostante la sconfitta, ha dimostrato di aver trovato una certa credibilità, fatta di solidità difensiva e capacità di cambiare in corsa, come hanno dimostrato gli accorgimenti tattici voluti da Pioli per sfidare la Juventus.
Manca ancora qualcosa, ma la strada è quella giusta e quando il polverone per le solite polemiche arbitrali sarà sparito, resterà la convinzione di aver giocato praticamente alla pari in casa di una delle squadre più forti d'Europa, con la consapevolezza che con un po' di pazienza il futuro potrà portare gli innesti giusti per ridurre ulteriormente un gap che fino a novembre scorso sembrava incolmabile.