In caso di sconfitta i nerazzurri andrebbero a -4. Con ripercussioni gravissime su classifica e morale
L'ottimismo di Mancini ("per il terzo posto ho buone sensazioni") fa a pugni con un periodo davvero negativo per la sua Inter, che in un mese e mezzo ha dilapidato tutto quanto di buono fatto in precedenza. Il terzo posto, anche grazie a una Fiorentina che non ha avuto la forza di accelerare, è ancora lì e domenica sera c'è lo scontro diretto al Franchi. L'ultima spiaggia per rimanere aggrappati all'obiettivo stagionale e non archiviare già a febbraio l'ennesima stagione deludente.
Una vittoria nelle ultime sei giornate di campionato, i pareggi contro le ultime della classe (Verona e Carpi) e un'Atalanta in crisi di risultati. L'Inter si è buttata via e non riesce più a ritrovarsi. Qualcosa si è rotto in quella maledetta serata pre Natalizia contro la Lazio e, nonostante le smentite di rito, qualcosa di più o meno grave è successo all'interno dello spogliatoio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con una squadra che ha completamente perso la bussola e un condottiero (Mancini) che non sa più che pesci pigliare.
Paradossale che nel giorno in cui riesci a segnare tre gol (solo contro Frosinone e Udinese si era fatto meglio), la difesa ne subisce altrettanti e mostra preoccupanti crepe nel suo punto di forza, la concentrazione sui calci da fermo, dove Murillo e compagni avevano concesso un solo gol una settimana fa ad Alex nel derby. Continua a preoccupare il centrocampo, con un Melo disastroso e un Kondogbia ormai caso clinico. Il solo Brozovic, pur con tanti errori, dà l'idea di poter fare qualcosa e ci mette grande impegno. In attacco continuano a girare gli uomini, ma l'unico punto fermo sembra essere Icardi, al 10° gol stagionale. Eder è ancora un pesce fuor d'acqua e gli altri (Perisic, Lijajc, Jovetic e Palacio) non trovano continuità di rendimento, alternando cose buone a cose davvero negative.
L'unica nota lieta di questo periodaccio è che anche la Fiorentina non sta attraversando un grande momento di forma e non ha avuto la forza di staccare i nerazzurri e le inseguitrici. Se il Milan ha nuovamente gettato al vento l'occasione di avvicinarsi chi, pur soffrendo e senza incantare, ha il vento in poppa è la Roma di Spalletti che si è rifatta sotto ed è tornata in corsa per il terzo posto.
La trasferta di Firenze ha davvero il sapore dell'ultima spiaggia. Un'altra sconfitta renderebbe tutto clamorosamente più difficile e sarebbe probabilmente il colpo di grazia sul morale di una squadra arrabbiata e che non riesce a mettere fuori la testa dalle sabbie mobili della mediocrità. Al contrario una vittoria potrebbe significare la svolta e l'inizio del filotto di vittorie tanto auspicato da Mancini. Per ora più un sogno che una solida realtà....