L'anno scorso il 2-2 firmato da Pedro chiuse la volata scudetto: dopo Verona e Kairat i nerazzurri (con un Thuram in più) vogliono dimostrare di aver imparato la lezione
di RedazioneSembra strano dirlo dopo due vittorie di fila, ma l'Inter è attesa al varco. Dopo i successi un po' zoppicanti contro Verona e Kairat Almaty i nerazzurri sono chiamati alla sterzata in campionato per dimostrare che, questa volta, la lezione è stata imparata: basta approcci da "ingiocabili" e cali di tensione dopo essere andati in vantaggio. All'orizzonte c'è la Lazio, proprio la squadra contro cui i nerazzurri si schiantarono nella volata scudetto dello scorso anno: il 2-2 di Pedro sul rigore assegnato per un tocco di mano (davvero ingenuo) di Bisseck nei minuti finali della partita negò il sorpasso a una giornata dalla fine e indirizzò definitivamente il tricolore verso Napoli. Uno dei tanti traumi della fine della passata stagione di cui il gruppo nerazzurro porta ancora le cicatrici e su cui Cristian Chivu ha dovuto lavorare a lungo. Per mesi il tecnico romeno ha dovuto vestire i panni dello psicologo per recuperare un gruppo che sembrava spremuto a livello mentale ancora più che fisco, ma dopo l'ultima di Champions ha mostrato un altro lato del suo carattere: Chivu ha usato il pugno duro negli spogliatoi stigliando i suoi per una prestazione non sufficiente. Un discorso che, forse, può avere ancora maggior forza se fatto con 3 punti in tasca.
La prova del 9 è immediata: domenica sera a San Siro arriva la Lazio di Maurizio Sarri sull'onda dell'entusiasmo. I biancocelesti dopo aver perso il derby hanno svoltato: sei risultati utili consecutivi con zero gol subiti nelle ultime quattro gare. La vittoria sull'Inter manca dal 26 agosto 2022 quando all'Olimpico fini 3-1 con le reti di Felipe Anderson, Luis Alberto e sempre il solito Pedro. In panchina c'era proprio il tecnico ex Napoli e Juve che in carriera contro i nerazzurri vanta 7 vittorie, 7 sconfitte e 3 pareggi. Per ritrovare un successo della Lazio al Meazza bisogna tornare addirittura al 2019: in quell'occasione la partita venne decisa da un colpo di testa di Sergej Milinkovic-Savic. Il filotto di sei partite senza sconfitte ha riportato Sarri e i suoi a ridosso della zona Europa: a San Siro vorranno dimostrare di essere una candidata seria per giocare le coppe nella prossima stagione.
Davanti si troveranno un'Inter quasi al completo: soltanto Darmian e Mkhitaryan indisponibili. Chivu pensa di rilanciare la ThuLa: Marcus Thuram dopo il rodaggio contro il Kairat potrebbe partire dal primo minuto al fianco di capitan Lautaro. Per il resto pochi dubbi di formazione per i nerazzurri: ballottaggio al centro della difesa tra De Vrij e Bisseck con Bastoni e Akanji sicuri di due maglie. Calhanoglu torna in cabina di regia affiancato da Barella e uno tra Sucic e Zielinski. Sugli esterni spazio per Dumfries e Dimarco.